Non è un mistero: non gode della piena fiducia di Rudi Garcia. La Roma che ha vinto le prime due partite di campionato ha fatto a meno di lui. Contro il Livorno è partito titolare ma poi è stato sostituito mentre contro il Verona all’Olimpico è rimasto seduto in panchina. Per il tecnico la squadra non ha bisogno di un bomber di razza. I gol non devono arrivare solo dal reparto offensivo: De Rossi, Pjanic, Florenzi e Maicon hanno già detto la loro.
Ma Marco Borriello c’è ed è un professionista. La Roma lo prese nelle ultime ore di mercato nel 2010. Il suo primo anno con la maglia giallorossa fu buono: 47 presenze e 17 gol tra Campionato e Coppe. Poi il trasferimento a Torino, sponda bianconera, poi il Genoa. Adesso è di nuovo alla Roma e i compagni di squadra lo stimano. Ieri in occasione del suo compleanno gli hanno fatto trovare una torta con un messaggio ben preciso: ” Marco Borriello, uno di noi”.
É giusto che la squadra non dipenda da un unico giocatore. É positivo che anche altri reparti creino pericoli sotto porta ma è anche vero che un attaccante come Borriello può essere utile contro quelle difese difficili da scardinare. Il parco attaccanti della Roma, oltre a Borriello, comprende Totti, Ljajic e Gervinho. Francesco Totti è ritornato nella veste trequartista; Gervinho è un’ala con qualche difficoltà a fare gol. Il neo acquisto serbo, che domenica ha esordito segnando, non è una punta pura ma nasce come trequartista. Insomma Marco Borriello con le sue qualità potrebbe rivelarsi utile per la causa romanista.
[Sara Capolugo – Fonte: www.goalnews24.it]
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