L’incipit è d’obbligo: giustizia è fatta. I quattro gol (e due legni) rifilati da un immenso Cagliari alla classica Roma zemaniana, più svagata del solito in avanti e sempre in vena di concessioni in difesa, sono la giusta rivincita per squadra, tifosi e tutto l’ambiente cagliaritano dopo le infinite e stucchevoli polemiche relative alla gara di andata. Il campo ha parlato, emettendo una sentenza univoca: i rossoblù hanno strameritato il successo, agevolati anzichenò da una Roma folle, pericolosa in avanti (per gli avversari) e dietro (per i propri tifosi). D’altronde Zeman è così, prendere o lasciare. Ci si aspettava una gara sfavillante e così e stato: sei reti in tutto, rigori presunti e non dati, legni, papere incredibili dei portieri (vero Goicoechea?) e tanta, tanta adrenalina per i tifosi del Cagliari. Che hanno potuto anche assistere al primo gol in carriera di Checco Pisano, felice come un bambino cui hanno appena regalato ciò cui teneva di più: Roma-Cagliari è stata anche questo. Così come ha fatto registrare il secondo gol di Nainggolan e l’ottavo di Pattolino Sau, sempre più una piacevole realtà di tutta la Serie A, non solo per Cagliari e dintorni. È stata anche la vittoria del duo di tecnici rossoblù: Pulga e Lopez hanno azzeccato tutto, partendo dalla scelta di Thiago Ribeiro alle spalle dei velocisti Sau-Ibarbo, due incubi per la difesa giallorossa che ha avuto nei due esterni i talloni d’Achille dello schieramento.
LA CRONACA – La maglia blu porta bene, avrà pensato un Cellino memore del successo dello scorso campionato. Ed effettivamente è così, dato che al primo affondo i rossoblù passano: ubriacante contropiede di Sau sulla destra, tocco per l’accorrente Nainggolan che di prima mette sotto l’incrocio (4′). La squadra di Zeman prova a imbastire una rimonta, che però si infrange sulla difesa guidata da un Astori ormai tornato sui suoi abituali livelli di rendimento. Anzi, è ancora Sau a divorarsi il possibile raddoppio al 21′, quando a tu per tu con Goicoechea mette a lato. La Roma cresce in intensità e pericolosità, con un Lamela spesso imprendibile per la retroguardia rossoblù e con Totti sempre nel vivo dell’azione. È proprio del capitano giallorosso la rete del pareggio al 35′: punizione potente dal limite, che Agazzi non riesce a trattenere. Tutto da rifare per gli ospiti. Il primo tempo si chiude con un Cagliari nel vivo del gioco e pienamente in partita.
La ripresa è totalmente appannaggio dei rossoblù: già al 46′ gli ospiti tornano in vantaggio, grazie al cadeau – eufemismo – del portiere uruguagio Goicoechea, il quale (in piena solitudine in area) devia erroneamente in porta il tutt’altro che irresistibile cross dalla sinistra di Avelar. Il vantaggio ottenuto, seppur con un infortunio dell’estremo avversario, mette le ali al Cagliari che con Sau prima sfiora il terzo gol, il cui tiro viene deviato in angolo da Goicoechea, poi riesce a trovarlo: cross dalla destra di Ibarbo, dopo una bella serpentina, incornata imparabile dal centro dell’area di Pattolino e palla in rete. Siamo solo al 53′ e la gara può dirsi finita. Zeman le prova tutte, inserendo De Rossi e Marquinho per gli spenti Florenzi e Tachtisidis, ma è ancora una volta Totti a sfiorare il gol che riaprirebbe l’incontro con una serie di conclusioni su cui è attento Agazzi. Al 69′ grande azione di Thiago Ribeiro, ma il suo rasoterra potente da fuori area incoccia in pieno il palo destro di Goicoechea, negandogli la soddisfazione del secondo gol consecutivo.
La quarta gemma però è matura e giunge due minuti dopo: incredibile traversa di Sau, con una conclusione dopo un movimento da campione vero, sulla palla si avventa Pisano che con un sinistro sporco mette dentro l’1-4 ma soprattutto la sua prima rete in carriera da professionista, per la pazza gioia della panchina rossoblù. I restanti venti minuti dicono poco altro: il pubblico di casa è incredulo di fronte a risultato e prestazione dei propri beniamini, messi totalmente alle corde da un Cagliari sbarazzino e per nulla interessato a chiudersi in difesa, fin dai primi minuti. Il gol al 94′ di Marquinho non toglie nulla alla gioia rossoblù, del gruppo e dei tifosi: dopo mesi e mesi di polemiche, questa gara si è finalmente giocata e ha visto il netto predominio del Cagliari. Certo, in settembre l’aria era certamente differente, ma il 2-4 odierno, in trasferta e senza il solito gol di Daniele Conti, è sicuramente un ottimo viatico per il prosieguo della stagione.
[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]