Sfumato il posto Champions per la prossima stagione e con un piazzamento in Europa League ancora in gioco, gli uomini di Luis Enrique disputeranno questa sera l’ultimo incontro interno del campionato affrontando il Catania di Vincenzo Montella. Il tecnico campano ha svolto un ottimo lavoro nella sua prima annata siciliana, riuscendo a stabilire il record di punti in Serie A dei rossoazzurri. Per Montella è la seconda sfida, da allenatore, al cospetto della Roma; in generale, l’ultimo trascorso all’Olimpico da avversario risale al 14 febbraio 1999, quando i giallorossi di Zeman sconfissero la Sampdoria targata Spalletti per 3-1 (doppietta Paulo Sérgio e Fábio Júnior, assente invece in entrambe le sconfitte blucerchiate della stagione ’07-’08). Di seguito analisi, precedenti e statistiche degli etnei e dell’allenatore cisternese:
Bilancio generale contro la Roma: 1 pareggio; 1 goal realizzato e 1 subito (Catania).
I precedenti: L’1-1 dell’andata, con gli ultimi 25 minuti giocatisi in un secondo momento per via del maltempo, è l’unica sfida di Montella alla Roma in veste di tecnico. Il 14 gennaio la prima parte del match: i goal di Legrottaglie e De Rossi bloccano il punteggio in parità. Quindi la sospensione di Tagliavento al 65’: il recupero avviene in data 8 febbraio, ma la situazione non cambia e le squadre si dividono così la posta in palio.
Montella e la Roma: Preceduto solamente da Totti, Pruzzo e Amadei, è il quarto miglior marcatore di sempre in Serie A con i giallorossi (83 le segnature all’attivo). Fu protagonista nella cavalcata Scudetto della stagione 2000/2001, mentre nel torneo successivo fissa il record riguardante il maggior numero di goal realizzati in un derby: firma un poker nella stracittadina del 10 marzo 2002 (1-5), unico nella storia a riuscire in tale impresa. Nel febbraio 2011 sostituisce Ranieri, dimessosi dopo la sconfitta subita a Genova contro i rossoblù per 4-3: raccoglie 24 punti in 13 gare (1.85 di media), risultato che tuttavia non gli vale la conferma. E’ suo inoltre il sesto goal dello storico 7-0 inflitto proprio al Catania il 19 novembre 2006.
La Tattica: palla a terra, scambi veloci e tanto movimento offensivo: queste le ricette basilari della manovra richiesta da Montella nel suo classico 4-3-3. E’ con questo scacchiere che presumibilmente verrà plasmato il Catania nel match di stasera: un modulo che ha portato gli etnei a esprimere un calcio di qualità tra i migliori della Serie A. In fase difensiva si trasforma invece in un 4-5-1 che garantisce maggiore copertura sulle fasce laterali, “switch” consentito dall’arretramento delle due mezze punte esterne sulla linea dei centrocampisti.
La retroguardia a quattro, rispetto alla recente partita con il Bologna, vedrà solo un cambiamento: Bellusci, vista l’assenza dello squalificato Spolli, sarà spostato nel mezzo per far coppia con Legrottaglie. Si tratterà del quarto match per questa coppia difensiva, impiegata già negli incontri dinanzi a Juventus, Lecce e Fiorentina con risultati non troppo brillanti. Attenzione alle doti offensive dell’ex nazionale italiano: già cinque le reti collezionate, tre delle quali giunte su stacchi aerei. Lateralmente, i protagonisti dovrebbero essere Motta a destra e Marchese a sinistra: è specialmente il primo a cercare spunti offensivi sulla sua fascia. Montella potrebbe comunque decidere di utilizzare il 3-5-2, seconda soluzione tattica più apprezzata dall’”Aeroplanino”: in questo caso entrambi andrebbero a disporsi una decina di metri più avanti per avere più possibilità di attaccare.
Il playmaker basso del centrocampo è Francesco Lodi, vero motore delle trame etnee: è di gran lunga il giocatore rossoazzurro che effettua più passaggi per match (56, il secondo è Almirón con 42), dimostrandosi inoltre il più preciso sia per quel che concerne i lanci lunghi che i tiri verso lo specchio della porta. Quando il Catania inizia a costruire, Lodi si piazza tra le due linee per prendersi la palla e dare così il via all’attacco siciliano. La Roma dovrà evitare di concedere punizioni pericolose nella propria trequarti: per l’ex Empoli quattro assist e due reti totalizzate da calci piazzati (solo Pirlo, Totti e Miccoli lo battono come assistman in questa situazione di gioco). A dare dinamismo e corsa alla mediana catanese ci pensa il duo albiceleste composto da Almirón e Izco: Montella chiede loro di pressare costantemente i portatori di palla rivali e togliere quindi metri d’avanzamento agli interni giallorossi. Almirón altresì è il centrocampista isolano che più volte tenta la conclusione verso la porta: per lui quattro reti in cinquantotto tiri provati.
Tutto argentino anche l’attacco: Bergessio sarà la punta centrale (da non escludere tuttavia l’utilizzo di Catellani in suo luogo), con Gómez e Barrientos a dare velocità, fantasia e capacità di saltare l’uomo sui due lati esterni del campo. Entrambi amano partire larghi per poi tentare l’accentramento e combinare in spazi stretti: in questo modo creano corridoi per le sovrapposizioni dei due laterali difensivi, permettendo inoltre a Bergessio di avere più libertà al centro dell’area. Quest’ultimo durante la fase di ripiegamento è l’unico che non si schiaccia sulla linea di centrocampo, mentre Gómez e Barrientos hanno invece il compito di andare a fortificare la mediana etnea abbassandosi in copertura e formare così il 4-5-1. Il Catania solitamente è una squadra che cerca di fare gioco senza attendere l’avversario, ma stasera è facile immaginare che Montella seguirà la strategia impiegata da gran parte dei team ospitati all’Olimpico: compattezza della squadra nella propria trequarti con la Roma in possesso palla e ripartenze fulminee con i velocisti Gómez e Barrientos, pronti ad approfittare delle improvvise verticalizzazioni di Lodi.
Dati rilevanti Catania:
– Unica squadra del torneo che vede i propri centrocampisti più prolifici degli attaccanti: solo il 27% delle realizzazioni totali sono state siglate dagli attaccanti etnei.
– 17 i goal nati da situazioni di calcio piazzato: nessuno è più letale del Catania sotto quest’aspetto. Parma e Palermo seguono a quota 15.
– Terza peggior difesa esterna del campionato: ben 35 le reti al passivo. Solamente Genoa (43) e Novara (36) hanno un dato superiore.
– Francesco Lodi: 2 calci di punizione tramutati in rete e sei rigori trasformati, per un totale di 8 segnature da calci piazzati. Meglio di lui solo Ibrahimović (9+1).
– Nicola Legrottaglie: miglior difensore della Serie A in termini realizzativi grazie alle 5 marcature nel proprio score (precede Paletta del Parma).
Goleador Catania vs Roma:
Suazo (tutte con la casacca del Cagliari) 4
Legrottaglie, Gómez e Lanzafame (Parma) 1
Goleador Roma vs Catania:
De Rossi e Perrotta 4
Totti 2
Simplício (Palermo) 1
MONTELLA IN CONFERENZA: “La Roma ha un organico importante e penso che Totti voglia festeggiare le sue 500 presenze in maniera particolare. Sostituire Luis Enrique? Fanno anche nomi più importanti del mio. Sfidare la Roma da tecnico avversario all’Olimpico? Oggi non sento emozioni particolari; domani sarà certamente una gara particolare, per me, avendo vissuto molti anni in giallorosso. Abbiamo le motivazioni giuste: uno stadio importante, un avversario di prestigio, la voglia di riscatto dopo l’ultima sconfitta”.
[Simone Fracioli – Fonte: www.vocegiallorossa.it]