Roma-Cesena: curiosità e statistiche

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Dopo la sospensione del match di Catania, la Roma si prepara ad affrontare l’ultima gara del girone di andata della Serie A Tim. L’avversario ospitato all’Olimpico sarà il Cesena di Daniele Arrigoni, rinvigorito dalla buona prestazione offerta nello scontro salvezza dinanzi al Novara. Per il tecnico romagnolo si tratterà della sfida numero cinque ai giallorossi: una sola vittoria finora per lui (Cagliari-Roma 3-0 del marzo 2005), con un pareggio e due sconfitte a chiudere lo score personale nei confronti dei capitolini. Ricordi amari per Arrigoni nell’esordio assoluto contro la Roma: il 5-1 del 31 ottobre 2004 rimane ancora oggi la peggior debacle della carriera tra i professionisti (insieme ad Atalanta-Livorno 5-1 del 14 gennaio 2007), con i goals di Montella (doppietta), Perrotta, Totti e Dellas a sancire la vittoria giallorossa.

Arrigoni, in quella circostanza, si presentò infuriato per le interviste post partita: “Sappiamo che in campionato tutti ci possono battere, ma c’è modo e modo… È stata una batosta pesante da cui dobbiamo subito riprenderci. Non mi aspettavo un risultato del genere, ma siamo partiti così male che poteva accaderci di tutto”. L’allenatore ex Sassuolo può vantare un titolo di campione nazionale: lo raggiunse, tra i dilettanti, alla guida del Castel San Pietro nella stagione 1996/1997. Roma che non fallisce l’appuntamento con la vittoria (all’Olimpico) nelle ultime gare del girone di andata dal 22 gennaio 1995: fu la Cremonese a bloccare la squadra di Mazzone sull’uno a uno (da allora, battute Vicenza, Verona, Torino, Sampdoria, Milan, Catania e Chievo).

Ancora senza pareggi dal suo arrivo (4 vittorie e 5 sconfitte), Arrigoni sembra propenso a voler rischierare all’Olimpico il 4-2-3-1, sistema tattico che nelle ultime giornate è andato a sostituire l’iniziale pensiero del tecnico romagnolo, basato essenzialmente sul classico 4-4-2. Nel nuovo modulo, che finora ha portato tre battute d’arresto sui quattro matches nei quali è stato utilizzato, le caratteristiche principali risiedono nella compattezza della squadra e nel ribaltamento repentino dell’azione, possibile soprattutto grazie alle qualità tecniche e di corsa di Mutu, Candreva ed Eder.
In difesa, l’unico rebus dovrebbe riguardare il ruolo di terzino destro: Lauro potrebbe riprendersi il posto da titolare, relegando in panchina Rossi, protagonista nella vittoriosa sfida ai danni del Novara. Centralmente la coppia centrale sarà formata dal duo Rodríguez-Von Bergen, con l’ex viola Comotto a coprire la fascia laterale sinistra. Una retroguardia molto fisica e abile specialmente nelle palle alte, perforabile invece quando attaccata in velocità o comunque in situazioni dinamiche contro avversari che fanno della rapidità il loro punto di forza. I due mediani di centrocampo, molto ben assortiti, sono Guana e Parolo: il primo si occupa principalmente di aggredire i portatori di palla rivali e di garantire copertura alla difesa, mentre il 27enne rivelazione dello scorso campionato è in grado di offrire anche buone capacità d’impostazione e di lancio (Il Cesena spesso cerca il cambio di gioco da parte a parte del campo alla ricerca delle ali offensive). Da non scartare comunque l’ipotesi Colucci, rientrato recentemente da un infortunio al menisco. Ma dove è concentrato il talento nella squadra di Arrigoni è sicuramente l’attacco: dietro all’unica punta Eder, molto mobile e che svaria molto in avanti, ci sono difatti gli uomini di maggior caratura a disposizione dell’allenatore cesenate. Adrian Mutu è utilizzato da trequartista alle spalle di Eder, con Candreva impiegato invece nella corsia sinistra, dove può sfruttare al meglio il suo talento nell’uno contro uno, seppur non velocissimo. Dall’altro lato c’è Ceccarelli, tecnicamente meno dotato dei compagni di reparto ma altresì munito di un buono spunto in velocità. In seconda battuta ci sono l’algerino Ghezzal e l’ex Juventus Martínez, autori fino a questo momento di una stagione alquanto deludente tra le fila romagnole e che difficilmente troveranno un posto tra gli starter XI nella gara dell’Olimpico.
In fase di non possesso palla e di ripiegamento, il posizionamento del Cesena va mutandosi: i due esterni alti (Ceccarelli e Candreva) si abbassano e vanno in linea con la coppia Parolo-Guana, Mutu rimane stazionato poco dietro Eder: in questo modo si forma un 4-4-1-1, con la difesa che rimane abbastanza alta per non dare profondità al gioco avversario. In settimana Arrigoni ha sperimentato anche il 3-5-2, ma, come confermato dallo stesso tecnico nella giornata di ieri, si affiderà nuovamente alla difesa a quattro per non stravolgere troppo l’assetto della squadra.

Nessun giocatore della Roma ha nel proprio palmarès marcature nei confronti dei cesenati, considerando oltretutto che nei due matches del passato campionato i giallorossi non riuscirono ad andare a segno.
Sono quattro invece i calciatori del team romagnolo ad aver già gonfiato la porta capitolina: a guidare la graduatoria è Adrian Mutu, grazie al bottino personale di sei reti nei riguardi di Totti e compagni (con tre maglie diverse, Parma, Fiorentina e Juventus). Di seguito, tutti a quota uno, troviamo Eder (Brescia), Bogdani (Chievo) e Martínez (Catania). Per Comotto c’è da segnalare un autogol nei precedenti contro la Roma: avvenne in Ascoli-Roma 3-2 del 12 marzo 2006.

ARRIGONI IN CONFERENZA – “Sulla formazione ho dei dubbi e voglio cambiare qualcosa perché affrontiamo una squadra completamente diversa rispetto alle squadre incontrate in precedenza. Ho detto che sto lavorando per passare alla difesa a tre ma a Roma ancora non ci schiereremo con questo tipo di difesa, preferisco rimanere a quattro dietro. La Roma gioca un calcio che in Italia non siamo abituati a vedere, grande palleggio e grande aggressività. E’ una squadra che rischia molto e fa del buon calcio, fraseggia molto e noi dovremmo essere bravi lì a rompere il loro gioco. Certo che non possiamo aspettarli, bisogna giocare con coraggio e con determinazione”.

[Simone Francioli – Fonte: www.vocegiallorossa.it]