Il Chievo all’Olimpico, serata da “tutto o niente”. Più niente, per la verità, almeno stando a quanto i tifosi clivensi pensano della gara di questa sera: un testa-coda proibitivo in un momento nero per la storia recente della società di Campedelli, chiamata all’appello per dare la svolta ad una classifica sconfortante.
“Che dire…l’unica possibilità è affrontare la Roma con il 6-3-1…Esiste come modulo, sì…?” il sarcasmo cela l’amarezza per una gara il cui esito sembra già scritto: nota dolente di uno strapotere come quello romanista è proprio la tendenza a sottovalutare uno scontro sulla carta improponibile, Rudi Garcia ha lavorato anche da questo punto di vista per tenere alta la concentrazione a dispetto di una palese differenza tra i percorsi delle squadre.
“Rudi Garcia è una vecchia volpe…Dice che contro di noi sarà la gara più difficile per la Roma…Sannino dovrebbe prendere spunto da lui, anche nelle dichiarazioni” da inizio stagione ricorre spesso il confronto tra il francese e la guida tecnica dell’avversario di turno: i tifosi veronesi imputano al proprio mister un atteggiamento poco umile sia nei contatti con la stampa che nell’analisi delle partite, difetti “ingigantiti” dalla scarsa abilità nel leggere le gare – “speriamo che questa sera riesca a fare qualche cambio azzeccato” – e nel “mettere gli uomini giusti al posto giusto”.
“Punti a Roma? Si, ce li danno in testa…” la gara dell’Olimpico è la prima di un tour de force che vedrà il Chievo impegnato contro Bologna, Milan e Verona, qualcuno spera che già contro i felsinei ci possa essere qualcun altro a guidare il gruppo: “Contro la Roma è impossibile pensare a qualcosa di buono…Piuttosto contro il Bologna possiamo giocarcela, ovviamente ci deve essere un tecnico differente. Sannino via!”.
Una delle domande più frequenti è proprio quella relativa all’allenatore: l’incognita è su come lo spogliatoio vorrà gestire la delicata situazione sulla conduzione tecnica, la gara di questa sera mostrerà se il gruppo si schiererà compatto (o meno) con Sannino per dare un segnale forte alla proprietà. “Stasera si capirà se la squadra vuole o non vuole ancora Sannino…Certo che peggio della Roma non poteva esserci niente…Povero mister”.
La precarietà di risultati e prestazioni alimenta le discussioni sui calciatori più rappresentativi: tra tutti spicca il nome di Simone Bentivoglio, croce e delizia di una squadra alla ricerca di una vera identità e simolo delle divisioni nella tifoseria; “Sannino ancora si ostina a schierare Bentivoglio: non è né carne né pesce, in attacco è chiuso da Thereau, a centrocampo fa più danni della grandine…Meglio fuori!”, riflessione condivisa da molti ma confutata da chi, numeri alla mano, cerca di salvare l’ex stella della Juventus primavera: “A parte la gara contro la Fiorentina, Bentivoglio è sempre stato uno dei pochi a prendere la sufficienza, cosa davvero rara se si guarda al rendimento degli altri. Non si capisce tutto questo astio nei suoi confronti”.
In coda come al solito le previsioni dei più ottimisti: “Roma è una piazza difficile e la continuità non è mai stata il loro forte. Questo è un difetto che potrebbe riemergere questa sera ed il Chievo dovrà essere bravo ad approfittarne. E poi dovranno perdere prima o poi! Miracolo e vittoria!”.
Noi continuiamo ad aspettare. Del resto non c’è fretta…
[Mirko Porcari – Fonte: www.forzaroma.info]