Come volevasi dimostrare. E’ brutto sparare a zero sul movimento calcistico nostrano, proprio nel momento di massimo sconforto. Tuttavia i risultati emersi durante la duegiorni europea, dato che il terzo giorno ce lo siamo bruciati con le pessime prestazioni delle italiane impegnate in Europa League, non lasciano spazio ad alcuna alternativa.
Partendo dalla Roma, in mero ordine cronologico, non posso che evidenziare l’eccessivo nervosismo nel quale i componenti della squadra giallorossa sono caduti, riversando sul campo tutte le apprensioni con cui sono costretti a convivere da mesi, e da qualche settimana in particolare. De Rossi ha sicuramente sbagliato, però non sono nemmeno tra quelli che hanno intenzione di identificare in lui, piuttosto che in qualcun altro, il capro espiatorio della situazione. Il problema è di tutto l’ambiente giallorosso, anche se sono fiducioso in una buona ripresa almeno tra gli italici confini. Come pronosticai ad inizio stagione lo scudetto del Milan, oggi a quasi tre mesi dal termine della stagione, indico la Roma come la terza forza del campionato. Sono convinto che i giallorossi arriveranno anche davanti al Napoli, che comunque riuscirà a fare finalmente il suo ingresso nell’Europa che conta. Per quanto riguarda gli azzurri, non posso che ribadire il mio punto di vista riguardo alle parole di De Laurentiis. Il Presidente napoletano ha sbagliato due volte. Il primo errore lo ha commesso quando ha detto che “il calcio ora è più pulito”, come a sottointendere qualcosa che in realtà si è dimostrato non ci fosse; poi ha sbagliato anche ora, dicendo che lassù qualcuno non vuole la sua squadra. In questa maniera si contraddice da solo, e le argomentazioni che utilizza lasciano davvero il tempo che trovano. Troppo facile lamentarsi di tutto solo quando le cose non vanno come si vorrebbe, in realtà il problema del Napoli è tutto di mentalità.
E’ una squadra poco abituata ai vertici, ed era assolutamente fisiologico che al primo schiaffo seguisse una sorta di KO tecnico. Con un po’ di fatica, comunque, i ragazzi di Mazzarri riusciranno a rialzarsi e a centrare il loro obiettivo. L’importante è che non si spingano in voli pindarici che le loro qualità di rosa attuali non possono supportare a livello tecnico. Per quanto riguarda il Milan, penso semplicemente che i rossoneri siano stati fortunati ad abbandonare subito la Champions League. Il Milan non è attualmente all’altezza del palcoscenico europeo, ed in questa maniera ha la possibilità di non disperdere energie che saranno poi fondamentali in vista del rush finale.
Chi accusa Ibrahimovic, pensi che la squadra è fatta di undici giocatori, e che non sempre il singolo, per quanto forte, può tirare fuori le castagne dal fuoco con una giocata delle sue. Altrimenti sarebbe troppo facile, ed il calcio non avrebbe il fascino che invece lo contraddistingue. La situazione dell’Inter non è poi tanto diversa da quella dei cugini. Penso che difficilmente i nerazzurri potranno passare il turno, anche se mi auguro che riescano in quella che sarebbe certamente un’impresa. Sono comunque convinto che anche qualora dovessero eliminare il Bayern Monaco, gli attuali campioni d’Europa non siano in grado di ripetere l’exploit continentale, di conseguenza fossi in loro non sarei così disperato nell’eventualità di un’eliminazione.
La rincorsa al Milan richiede tante, forse troppe energie per essere impegnati su tutti i fronti. Chiudo con un’ovvia citazione per Moratti e la sua incredulità nell’essere stato convocato da Palazzi… Forse non ha letto le intercettazioni. Forse non ricorda che ha chiamato nel suo ufficio Tavaroli. Fa finta di niente e parla tanto per parlare… Vi sembra possibile che di 170 mila telefonate ne abbiano prese solo quaranta e tutte della Juventus? Le altre, sono tutte irrilevanti! Era irrilevante quando Facchetti parlava con Bertini nel 2008. Era irrilevante quando si parlava con il designatore. E invece era rilevante il fatto che una società si difendesse da queste cose… La fiera dell’assurdo trova però degna conclusione nell’ipotesi di un ritorno di Carraro alla guida del nostro calcio, nel ruolo di presidente di Lega in sostituzione di Beretta, ormai prossimo al passaggio in Unicredit. Inutile ogni commento da parte mia, beninteso, spero solo che i presidenti di questa serie A abbiano la schiena tanto dritta da imporsi evitando la definitiva scomparsa del nostro prodotto calcistico. Siamo a un momento molto più decisivo di quello che potrebbe apparire, che lo sappiano gestire come si deve.
[Luciano Moggi – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]