Una settimana più che movimentata per la Roma, iniziata con il pareggio allo stadio Artemio Franchi contro la Fiorentina, e terminata con l’acquisto dell’ivoriano Seydou Doumbia a seguito della cessione al Milan di Destro. Nel frattempo l’altro Seydou, Keita, è stato eliminato dalla Coppa d’Africa ed è tornato a disposizione di Garcia che ha deciso di schierarlo contro i toscani subito titolare viste le numerose assenze a centrocampo. Già, perché dopo la partita di domenica scorsa la Roma ha ricevuto due cattive notizie dai medici di Trigoria: stop di De Rossi di 15/20 giorni e, soprattutto, l’infortunio di Kevin Strootman che rischia di lasciarlo out per almeno tre mesi. Una brutta tegola per la squadra. I giallorossi nutrivano la speranza che l’olandese fosse il vero acquisto del mercato invernale di una Roma costretta a non sbagliare più una sola partita per cercare di recuperare e rosicchiare punti a una Juventus sopra di sette punti.
Garcia professa calma nella conferenza stampa pre-partita, vuole i calciatori concentrati sulla partita e non sul clima teso che circonda le mura del Fulvio Bernardini. Chiede calore e vicinanza ai tifosi, sebbene questi siano delusi sia dalle prestazioni calcistiche dei propri beniamini, sia per un mercato di riparazione che non ha portato nella capitale un centravanti capace di ridare entusiasmo alla piazza.
Serve una reazione da parte di Totti e compagni, serve una prova di forza per urlare alla prima in classifica (e anche alle inseguitrici) che la Roma è viva, che il campionato non è finito, che i giochi lì davanti sono ancora aperti. La formazione schierata da Garcia è quasi obbligatoria viste le tante assenze. In difesa Maicon, Manolas, Yanga-Mbiwa e Holebas copriranno la porta di De Sanctis, a centrocampo Keita parte dal primo minuto insieme Pjanic e Nainggolan, mentre in attacco Totti sarà accompagnato sulle fasce da Iturbe e Ljajic.
Sotto la pioggia che cade sul prato verde dello Stadio Olimpico, l’Empoli batte in calcio d’inizio del match. Al quinto minuto di gioco la Roma si affaccia pericolosamente nell’area avversaria con un concitato possesso palla che si conclude con un tiro di Keita, terminato però alto sopra la porta difesa da Sepe. Il pressing dei giallorossi è alto e asfissiante, gli uomini di Sarri non riescono a tenere palla e ad impostare azioni di gioco. Ma gli uomini di Garcia devono stare attenti a non lasciare spazi ai due centravanti azzurri che, come successo all’ottavo minuto, hanno provato una ripartenza con Pucciarelli, non trovando però esito positivo.
Al minuto 17 Iturbe mette la quinta e con un’accelerazione delle sue scavalca il centrocampo toscano, portandosi così ad una posizione vantaggiosa sulla trequarti per provare il tiro che si scaglia con violenza fuori, a pochi centimetri dalla porta. Applausi per dagli spalti per l’argentino. Proprio il numero sette giallorosso, pochi minuti dopo, è costretto ad essere sostituito per un infortunio al ginocchio subìto dal fallo di Hysaj. Al suo posto entra Florenzi.
La Roma si butta in avanti, cerca disperatamente il gol, lasciando campo aperto ai contrattacchi avversari. Al 37esimo l’Empoli si porta in vantaggio grazie a una di queste ripartenze. Maicon non è in linea con gli altri difensori e di conseguenza non scatta il fuorigioco di Saponara che, trovandosi a tu per tu con De Sanctis, viene atterrato da Manolas. Fischio dell’arbitro e calcio di rigore con espulsione del greco. Maccarone finalizza e la Roma è sotto una a zero. Con la difesa in inferiorità numerica Garcia decide di far uscire Totti per Astori, ricomponendo così la difesa a quattro. L’uomo in più per l’Empoli non dura più di 10 minuti, quando Saponara in un’azione offensiva di gioco cerca di portarsi avanti il pallone con il braccio. I giocatori della Roma se ne accorgono, l’arbitro anche e sanziona l’ex giocatore del Milan con un cartellino giallo che, sommato a quello precedentemente rimediato, lo porta ad abbandonare il campo in anticipo. Il primo tempo si chiude così tra le polemiche dei giocatori ospiti.
L’inizio dei secondi 45 minuti mostrano lo stesso canovaccio della prima frazione di gioco: i giallorossi cercano frettolosamente qualche spazio disponibile per le incursioni dei due attaccanti, gli empolesi fanno densità a centrocampo costringendo i padroni di casa a lanci lunghi e imprecisi. Dopo 2 minuti è Nainggolan che cerca di dare la scossa ai suoi, con un tiro da appena fuori l’area di rigore avversaria, potente ma non preciso, che termina alto sopra la traversa. La scossa arriva all’undicesimo minuto. Palla a Nainggolan al limite dell’area di rigore, passaggio interno a Pjanic che, girato di spalle, non riesce a tirare e allarga a destra per Maicon che con un piazzato mancino insacca il pallone all’angolino del secondo palo. Esplode l’Olimpico al pareggio della Roma!
Il ritmo si alza e gli scontri di gioco aumentano. Tra questi anche uno falloso di Florenzi che si prende da Russo il cartellino giallo che lo costringerà a saltare la prossima partita contro il Cagliari perché squalificato. La Roma come succede ormai da diverse partite si sveglia nel secondo tempo, aumentando il pressing e il ritmo di gioco, sostenuta anche da uno stadio in fermento. Al sedicesimo clamorosa traversa di Astori su calcio d’angolo battuto da Pjanic. Il difensore romanista stacca in terzo tempo elevandosi più in alto di tutti, trovando però il legno orizzontale. Ma la partita si è accesa, e il clima è incandescente. Al ventesimo di gioco contrasto a palla lontana tra Pjanic e Mario Rui, il secondo cade a terra recriminando un fallo l’arbitro non avvisa. Il tecnico degli azzurri, Sarri, viene allontanato dalla panchina dopo le vistose e durature proteste.
I giallorossi spingono, prima con Florenzi, imbeccato in mezzo all’area da una palla filtrante di Keita, e poi con Holebas, ma entrambe le azioni si concludono con un nulla di fatto. A dieci minuti dalla fine del match Garcia prova il tutto per tutto schierando il giovane Verde al posto di uno stanco Maicon. Ultimi disperati tentativi della Roma di trovare il 2 a 1, ancora con Nainggolan, ancora con un tiro da fuori, ancora alto. Nei minuti di recupero i giallorossi provano l’ultimo assalto ma complice il muro eretto dai toscani, complice la stanchezza visibile nei volti dei giocatori, il risultato non cambia. Il match finisce 1 a 1 tra i fischi dei tifosi sugli spalti.
Un altro pareggio, questo decisivo per le sorti dello scudetto. Perché qualora i bianconeri domani vincessero al Friuli contro l’Udinese, il vantaggio aumenterebbe di altri due punti, portando così il distacco a nove punti. Troppi per una Roma che non riesce più a trovare il bel gioco visto nella scorsa stagione e nella prima parte di questo campionato, e che a questo punto deve concentrarsi sulle squadre al terzo posto che cercheranno di spodestare i giallorossi dal podio d’argento. La Roma ha perso il suo gioco e cosa più preoccupante, ha perso la sua stima.
[Jacopo Aliprandi – Fonte: www.forzaroma.info]
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