Bisogna dare di più, mettersi in gioco e sentirsi tutti sotto osservazione. Questo è il succo, molto ristretto, dell’intervento di Simone Perrotta all’arrivo alla Federcalcio per partecipare al suo primo consiglio federale dopo essere stato eletto in quota atleti.
“La squadra è con l’allenatore. E non vedo perchè non deve esserlo in questo momento”. Ha poi aggiunto il centrocampista della Roma che con il Boemo non sta trovando molto spazio. L’esito dell’incontro, tenutosi ieri a Trigoria, è finalmente giunto alle orecchie di tutti: Zeman resta! È riuscito ha mantenere il timone romanista e anche le parole di Simone Perrotta gettano acqua sul fuoco, almeno per il momento.
Zeman ha sicuramente trascorso tre giorni ad alta tensione, e immaginiamo anche consumando litri di caffè e riempiendo posacenere a destra e a manca: dalle dichiarazioni su una presunta mancanza di disciplina al comico pareggio contro il Bologna, alle frecciatine dalla società fino alle parole di Sabatini.
L’incontro c’è stato e dietro alle due parole “Zeman resta” c’è molto di più. Quello che la società ha chiesto al Boemo è di evitare che certe partite diventino delle vere e proprie crociate ma soprattutto Zeman dovrà spiegare le sue scelte tecniche, giuste o sbagliate che siano, necessitano sempre di una spiegazione.
Si partirà, probabilmente, dalla gestione di Stekelenburg e De Rossi due giocatori che non possono non far parte dell’undici ideale giallo rosso. Un primo passo verso il sereno potrebbe partite proprio da qui: si sa il Boemo non è logorroico ma un chiarimento,soprattutto con l’olandese, è d’obbligo.
Il Zeman-bis si farà ma sarà una fiducia controllata e forse è prevista anche una scadenza; a questo punto la partita contro il Cagliari assume un valore particolare: vincere sarà di fondamentale importanza per il tecnico per rinforzare quella fiducia che scricchiola.
[Sara Capolupo – Fonte: www.goalnews24.it]