Sarà sicuramente un periodo negativo, con la Roma che ha investito parecchio su un calciatore considerato da tutti tra i più promettenti talenti italiani, ma attualmente Osvaldo è imprescindibile per le sorti di questa squadra. Nel primo tempo i giallorossi hanno creato cinque occasioni nitide e tra queste i gol a porta vuota sbagliati da Destro e Bradley mentre il Catania aveva fatto poco o nulla per impensierire Goicoechea. Il calcio però è questo e premia solo chi butta il pallone in rete ed è quello che ha fatto il Catania, abile a sfruttare l’assenza di Marquinhos, che stava recuperando dopo un contrasto con Marchese, sfondando proprio da quella parte e segnando con un gran gol di Gomez.
Il cinismo, solitamente, è appannaggio delle grandi squadre e la Roma attualmente non è tra queste. Non per la rosa – piena di grandi giocatori, molti dei quali ancora giovanissimi – ma per la mancanza di continuità. Fino ad un mese fa il problema sembrava superato ma le sconfitte di Verona, Napoli e Catania hanno coperto quanto di buono fatto nelle scorse settimane. Parlare dei singoli, oggi, non è facile considerando che nel primo tempo la Roma ha giocato benissimo mentre nella ripresa il ritmo è calato per tutti. Si possono sottolineare i primi 45′ di Piris (impeccabile), il carisma di Burdisso nel guidare la difesa e l’ingresso positivo di Dodò. Il brasiliano è entrato a metà ripresa, posizionandosi come esterno offensivo e sfiorando anche il gol. A centrocampo continua invece a non convincere Tachtsidis mentre Florenzi e Bradley sono andati a fasi alterne. Capitolo Lamela: l’argentino aveva iniziato molto bene per poi calare decisamente nel corso della gara, facendo poco movimento senza palla e, come affermato da Zeman, tagliando pochissimo in area di rigore.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]
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