Roma, il punto: che sorpresa Romagnoli, Udine crocevia per l’Europa

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Festeggia e si commuove Francesco Totti, insieme ai figli Christian e Chanel, per il suo gol numero 225 che eguaglia Nordahl. Festeggia anche il giovane Romagnoli, a segno all’esordio dal primo minuto, festeggia soprattutto la Roma che nonostante una prestazione non trascendentale compie la sua missione, con la terza vittoria consecutiva che la rilancia nella corsa al terzo posto.

Probabilmente la peggior Roma dell’Era Andreazzoli soffre da matti il Genoa degli ex Bertolacci e Borriello, ringrazia il ritrovato Stekelenburg e vince con la forza dei sentimenti, come sottolinea il tecnico giallorosso, e sicuramente molto cinismo.

Quello che porta il capitano della Roma a battere con freddezza il rigore del vantaggio che lo consegna alla leggenda del calcio. Secondo marcatore di sempre della serie A. Non male per un 36enne che davvero non sembra tramontare mai.

“Quando raggiungo Piola smetto”, scherza Totti che crede più alla rimonta Champions della Roma che a raggiungere quota 274 reti, ma intanto è sempre lui il protagonista assoluto. Un gol, due assist, il primo per il baby Romagnoli, che all’anagrafe dice appena 18, la metà degli anni del suo capitano. Il difensore classe ’95 è un predestinato per come tiene il campo in difesa e per come salta sul corner del numero dieci, siglando il suo primo gol in Serie A.

Il più piccolo in campo, chiamato a sostituire l’altro fenomeno Marquinhos, sblocca una gara complicata contro l’ottimo Genoa di Ballardini, che si arrende solo nel finale al terzo gol firmato da un altro vecchietto campione del Mondo, quel Perrotta che, nel suo inserimento sul passaggio perfetto di Totti, ricorda tanto i tempi spallettiani.

Ma il modulo è diverso, il 3-4-2-1, che Andreazzoli corregge in corsa in 4-3-3, dimostrando di saper leggere benissimo la gara, in una serata non eccezionale della squadra e degli attaccanti, Osvaldo e Lamela.

I 9 punti consecutivi consentono alla Roma di scavalcare il Catania al settimo posto, in piena bagarre per l’Europa dei grandi, distante ora solo 5 punti. Unica nota stonata nella notte dei record è l’infortunio di Pjanic, La distorsione alla caviglia sinistra non è grave ma lo terrà fuori sicuramente a Udine, altra tappa fondamentale per una Roma che adesso sogna di non fermarsi più.

[Marco Terrenato – Fonte: www.vocegiallorossa.it]