Il gol di Berardi al 94’ è stata una vera e propria doccia fredda: il pareggio di domenica pomeriggio ha frenato il cammino della Roma, che in una giornata favorevole ha visto invece accorciarsi il divario sulla seconda in classifica, la Juventus, ora a un solo punto.
L’1-1 dell’Olimpico può chiamare in causa diversi fattori, tra cui l’incapacità di chiudere la partita nonostante le numerose occasioni da gol. La squadra di Garcia sta soffrendo l’assenza dei suoi attaccanti, Totti e Gervinho su tutti: come dichiarato dall’allenatore francese nel post partita, non è facile giocare senza quattro punte disponibili (Borriello ha dovuto lasciare il campo al 30’ per un trauma alla caviglia sinistra).
La mancanza di tutti questi attaccanti peserebbe in qualsiasi squadra e non potrebbe essere altrimenti. Tuttavia, nel reparto arretrato, da tre partite Garcia non può schierare il suo quartetto titolare, per via di squalifiche e infortuni. A Udine infatti si è vista per l’ultima volta la linea difensiva composta da Maicon-Benatia-Castan-Balzaretti. Da lì in poi, il tecnico di Nemours ha dovuto fare a meno ad ogni gara di almeno un elemento: in Roma-Chievo di Maicon squalificato (espulso al Friuli per doppia ammonizione) e Balzaretti (entrato al 65’ al posto di Dodò), in Torino-Roma di Castan fermato dal Giudice Sportivo e con il Sassuolo di Benatia per il medesimo motivo dell’ex Corinthians.
L’assenza del pacchetto arretrato titolare si è fatta sentire in termini di numeri: nelle ultime due gare, terminate 1-1, la Roma ha subito dodici tiri nello specchio (cinque a Torino e sette contro gli emiliani). Nelle prime dieci partite, invece, quando tre quarti della difesa non aveva saltato neanche un minuto di gioco (con l’unica eccezione di Torosidis al posto di Maicon in tre gare), dalle parti di De Sanctis erano arrivati soltanto 22 tiri nello specchio della porta. La media parla così di 2.2 tiri subiti nelle prime dieci gare e 6 negli ultimi 180’ di campionato.
Fin dall’inizio del ritiro, Garcia ha insistito molto nel far giocare sempre gli stessi uomini in difesa per far trovare al reparto affidabilità, sincronismo nei movimenti e fiducia tra i giocatori.
Il pareggio di domenica non deve essere considerato un detonatore per far esplodere all’improvviso tutti i difetti della Roma. Rimane tuttavia il fatto che il Sassuolo è stata la squadra che ha più tirato in porta verso De Sanctis, più del doppio di Napoli e Inter (tre tiri nello specchio per le formazioni di Benitez e Mazzarri). La sosta sarà quindi di aiuto per recuperare energie, entusiasmo e per rivedere contro il Cagliari la linea difensiva titolare.
[Luca Parmigiani – Fonte: www.forzaroma.info]