Nel calcio, come nella vita, ci vuole anche coraggio: Garcia ha mostrato di averne, schierando contemporaneamente Gervinho, Totti, Ljajic e Destro. Dovendo fare a meno di De Rossi e Strootman, il tecnico francese ha così stravolto tutto, lasciando Pjanic a impostare in mezzo al campo e il solo Bradley a fare legna. La partita dell’americano è stata encomiabile, con una squadra a trazione anteriore con quattro attaccanti e due terzini di spinta come Maicon e Dodò. Bene anche Pjanic, il cuore del centrocampo e l’uomo deputato a fare da collante tra il reparto mediano e i quattro in avanti. A tratti, soprattutto nel primo tempo, la Roma è sembrata spaccata ed è stato l’ex Lione guidare la manovra con la sua classe e raffinatezza.
I giallorossi hanno potuto osare uno schieramento così spregiudicato anche grazie a una difesa granitica e a una coppia di centrali di massima affidabilità. Benatia e Castan hanno disputato un’altra gara perfetta, con l’ex Udinese che si sta scoprendo anche bomber ed è giunto a quota 4 gol in campionato. In avanti, da sottolineare la partita giocata quasi interamente da Francesco Totti mentre Destro ha una voglia, una forza e una determinazione che possono rappresentare l’arma in più della Roma. A prescindere dai tre gol in tre partite, il giovane centravanti capitolino vuole recuperare il tempo perso in infmermeria e ha una grinta che può solo far bene a una squadra che sta mostrando una fame di vittorie che raramente si era vista negli ultimi anni.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]