Cambia il tecnico, cambia il modulo, cambiano i giocatori ma non cambia il risultato. Quattro sconfitte e due pareggi nel 2013 è un dato abbastanza inquietante. Eppure, per un’ora, oggi la Roma ha tenuto bene il campo, meritando anche di passare in vantaggio senza però riuscire a concretizzare. Tanto per mostrare un po’ di solidarietà a Zeman, anche oggi la Roma ha deciso di sprecare una buona dose di occasioni contro una Samp, invece, cinica quanto basta per prendersi i tre punti. L’impegno c’è stato, l’equilibrio, per buona parte della gara, pure ma gli episodi non sono stati favorevoli. Paradossalmente, sui tre gol i centrali hanno pochissime responsabilità.
Il primo è causato da un banale errore di De Rossi in fase di impostazione, sul secondo Stekelenburg si fa sorprendere dal tiro di Sansone mentre Icardi è bravo a bruciare sul tempo ancora De Rossi sul terzo. Andreazzoli aveva sperato in un inizio incoraggiante, che potesse dare un po’ di fiducia e autostima all’ambiente, ma la gara di oggi è stata solo frustrante. Al gol annullato di Lamela è subito seguito il vantaggio della Samp, allo sciagurato rigore di Osvaldo è subito seguito il raddoppio di Sansone e al gol di Lamela, questa volta buono, è subito seguito il sigillo di Icardi.
Tatticamente si può ancora lavorare su questo 3-4-1-2. Da valutare chi potrà essere impiegato sugli esterni. Marquinho ha mostrato di avere volontà ma anche troppo nervosismo. Lamela si è mosso bene ma non può farsi per 90 minuti tutta la fascia e quando si è accentrato è stato ancor più pericoloso. Con l’infortunio di Castan, però, sarà preferibile tornare almeno temporaneamente alla difesa a quattro, anche solo per una questione numerica poiché la Roma, oltre a Romagnoli, non ha altri centrali in rosa.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]