Che fosse leggenda già si sapeva. Ma per coloro i quali avevano bisogno ancora di conferme domenica sera queste non si sono fatte attendere. Francesco Totti ha toccato quota 225 gol, raggiungendo Nordahl, al secondo posto tra i cannonieri di sempre in serie A. Numeri che non sorprendono e che, soprattutto, non aggiungono nulla al valore di questo capitano. Totti aveva promesso che avrebbe segnato nel suo stadio e di fronte alla sua curva, davanti ai tifosi che lo amano incondizionatamente. E anche questa promessa è stata mantenuta. In una serata costellata di emozioni, in cui due generazioni hanno messo il sigillo ad una vittoria, ciò che rimane negli occhi di tutti i tifosi è come questo sport riesca ancora a mostrarci il lato bello della vita. I valori, di cui si fa un gran parlare ma per i quali ci sono sempre meno esempi da riportare, possono essere rappresentati anche durante una partita di calcio.
La commozione di un uomo di 36 anni, che ha dato tutta la sua vita ad una squadra, che non ha mai smesso di amarla anche nei momenti più difficili, dovrebbe essere portata ad esempio. E la felicità di un giovane, Alessio Romagnoli (classe ’95), che al suo esordio da titolare in serie A segna nel suo stadio giocando con i suoi idoli, rappresenta una bellissima pagina del nostro calcio. Queste emozioni vanno al di là del risultato, dei tre punti, della prestazione. Queste emozioni fanno venire voglia di andare allo stadio e di portarci i bambini, sicuri che oltre al gioco potranno imparare anche qualcos’altro. Riuscire a capire che nella vita si può vincere in tanti modi non è cosa da poco memori del fatto che chi tifa Roma non perde mai.
[Marco Pomarici – Fonte: www.vocegiallorossa.it]