Le parole dell’olandese, uno dei nuovi acquisti della compagine capitolina nella conferenza stampa di presentazione.
ROMA – Giornata di presentazione in casa Roma con Kluivert che parla alla stampa in conferenza stampa. Queste le sue parole: “Tra i miei punti di forza c’è l’uno contro uno. Sono un attaccante, il mio focus è il gol, poi sono giovane e chiaramente devo migliorare in tutto. Soprattutto nella fase difensiva. Qui mi ha colpito tutto: c’è un centro sportivo di primo ordine. Infrastrutture, persone, cibo, è tutto al top. Voglio mettermi in mostra, voglio migliorare quel che ho fatto in Olanda. Sono giovane, è vero, e qui posso migliorare tanto. Voglio far bene e con questo gruppo possiamo fare ottime cose in questa annata. Dovrò fare del mio meglio, è possibile fare cose importanti ma dovremo dimostrare tutto sul campo. E’ la mia volontà e pure quella dei miei compagni. Il calcio italiano? Non ha niente di meno rispetto alle altre competizioni, il calcio italiano è di grande livello. Totti? Ho parlato con lui ma al momento in cui ero qui. Non è stato fondamentale nella mia scelta ma è chiaramente un riferimento per ogni giocatore. Ha il rispetto delle persone, è un campione, è quel che ambisco a essere”.
Presente anche Monchi che ha parlato della partenza di Alisson, destinazione Liverpool: “Non abbiamo chiuso niente, il deal si chiude quando tutto è pronto. Il ragazzo è a Liverpool, è vero. E’ vero che siamo in una trattativa molto avanzata ma ancora non è chiusa. Se tutto andrà normalmente, penso che si chiuderà presto. L’ho spiegato tante volte: il lavoro di un direttore sportivo non è solo quello di comprare i giocatori, di pianificare, ma anche capire il meglio per la società. Per la società non è buono soltanto il lato sportivo ma anche il lato economico. E’ arrivata un’offerta fuori mercato, molto molto importante. Abbiamo valutato i pro e i contro e abbiamo fatto una scelta di parlare con il Liverpool per trovare l’accordo.
E’ mancanza di ambizione? No. La Roma continua allo stesso livello se non di più. Abbiamo venduto Nainggolan e Alisson, prendendo dieci giocatori, più di tutti e prima di tutti. Lavoriamo per trovare giocatori per diventare una squadra importante ma cosa è l’ambizione? Per me è fare le cose con la testa. Senza quella, diventa complicato. Io non voglio fare cose che mettano in difficoltà il club. Purtroppo c’è l’esempio recente di un grande club del paese che è fallito. C’è una squadra fortissima che non può giocare in Europa. C’è chi non può fare la rosa per decisione della Uefa. Io sono qui per fare una squadra più forte possibile per tanti anni e sono convinto al 100%, non al 99%, che ci riuscirò. Prima di arrivare al decimo piano, servono tutti gli altri però. Dico solo una cosa: lo scorso anno dicevamo le stesse cose per Salah, Rudiger, Paredes.
La squadra ha fatto meglio che negli ultimi dieci anni. E’ bello parlare di ambizione ma serve testa. Alisson è fortissimo, non so se sia il migliore del mondo ma è tra questi. Ha dovuto fare un percorso, lo scorso anno in questo momento dopo l’addio di Sczeszny pareva finito il mondo. Aveva bisogno di tempo che per i tifosi sembra non esistere ma che serve a un club”.