Il derby dei rimpianti, il derby dei denti stretti finisce in parità. Erano sei anni, era il 29 aprile 2007 che Lazio e Roma non pareggiavano una stracittadina. Il gol da cineteca di Hernanes aveva illuso i biancocelesti, il rigore fallito e quello causato dallo stesso brasiliano rimettono in carreggiata i giallorossi. Sotto di un uomo per l’espulsione di Biava, la Roma prova a pescare il gol vittoria. La strenua resistenza degli uomini di Petkovic raccoglie però i giusti frutti. Per la Lazio è un punto da non buttare, in classifica scavalca l’Inter e si porta a un punto dalla Fiorentina.
FORMAZIONI – Schieramenti confermati su entrambi i fronti. Vladimir Petkovic non rischia Stefano Mauri, nel 4-1-4-1 iniziale spazio a Eddy Onazi. Miroslav Klose guida l’attacco, la sua presenza è una sicurezza per il tecnico biancoceleste. In casa giallorossa, Andreazzoli opta per il 4-3-1-2. Difesa a quattro, con Marquinho adattato a terzino sinistro. Mediana formata da Bradley, De Rossi e Florenzi, con Pjanic in appoggio a Lamela a Totti.
PRIMO TEMPO – La Roma parte col piede sull’acceleratore, con Totti che serve Lamela al centro dell’area: il colpo di testa dell’argentino è facile preda di Marchetti. I primi dieci minuti scorrono su ritmi alti, entrambe le squadre tentano fraseggi e inserimenti, con la Lazio che pressa molto alta. Al 13′ è Antonio Candreva a suonare la carica, il suo destro di collo è deviato da Stekelenburg in calcio d’angolo. Due minuti più tardi, brivido in area laziale: Lamela dribbla in area Cana, Gonzalez è tempestivo a spazzare in corner. Sugli sviluppi del corner, è apoteosi Lazio. E’ il 16° minuto, Lulic parte in contropiede, la palla arriva a Hernanes: il brasiliano si aggiusta la palla sul sinistro e scarica un missile imprendibile che s’insacca sotto l’incrocio. La Nord esplode, il Profeta si esibisce nella capriola delle grandi occasioni e si porta il pollice alla bocca: gesto rivolto al figlio nato da poche settimane o riferimento a un avversario ‘particolare’? Su questo dubbio la Lazio aumenta ancora di più l’intensità di gioco: prima lo stesso Hernanes, quindi Senad Lulic fanno scorrere un brivido gelato lungo la schiena dei giocatori giallorossi.
La Roma cerca allora una timida riscossa, con le maglie biancocelesti che serrano bene i varchi. Al 28′ Candreva tenta la punizione-fotocopia dell’andata, ma l’esito non è trionfale come lo scorso 11 novembre. Pochi più minuti più tardi, un fallo su Torosidis costa a Stefan Radu il giallo e la squalifica in vista di Lazio-Juventus. Il match si fa concitato, gli uomini di Andreazzoli provano a scardinare l’architettura difensiva biancoceleste, ma la porta di Marchetti non corre mai nessun pericolo. Al 43′ una dura entrata di De Rossi su Miroslav Klose viene sanzionata da Mazzoleni con il giallo per il vice capitano giallorosso. Nei tre i minuti di recupero concessi dall’arbitro, la Roma trova la sua azione più pericolosa della prima frazione: Florenzi supera Gonzalez e serve Totti fuori dall’area di rigore, sulla conclusione del capitano romanista Marchetti si supera in tuffo. E’ l’ultimo acuto del primo tempo, la Lazio torna negli spogliatoi con il vantaggio conquistato grazie alla perla balistica di Hernanes.
SECONDO TEMPO – La ripresa inizia con gli stessi schieramenti della prima frazione. Appena tre i minuti trascorsi, l’incontro subisce una nuova svolta: Lulic crossa al centro dell’area, Marquinos stoppa il pallone con il braccio. Mazzoleni non ha dubbi nell’indicare il dischetto del rigore. I biancocelesti in campo stringono i pugni, i tifosi sugli spalti pregustano il raddoppio: Hernanes però non bissa la prodezza del primo tempo e calcia abbondantemente fuori alla sinistra di Stekelenburg. Il rigore fallito dalla Lazio ha come effetto immediato di rincuorare la Roma. Al 7′ nuovo giallo per i biancocelesti: l’arbitro punisce un intervento di Lulic su Torosidis, anche il bosniaco salterà il match con la Juventus, Petkovic non avrà a disposizione nessun terzino sinistro. Nel frattempo, Andreazzoli aumenta il peso specifico in attacco: fuori un acciaccato De Rossi, dentro il rientrante Mattia Destro, con i giallorossi che passano al 4-3-3 di zemaniana memoria. I frutti per la Roma si vedono subito: al 56′ Pjanic entra in area di rigore, Hernanes lo abbatte. Per Mazzoleni è calcio di rigore: dal dischetto Totti calcia basso alla destra di Marchetti, il portiere laziale intuisce ma non arriva a deviare il pallone. Rigore fallito, rigore segnato: il risultato si porta sull’1-1. La Lazio si riaffaccia in avanti al 59′, con Senad Lulic che tenta la conclusione al volo da dentro l’area. Un secondo più tardi finisce la partita di Klose: il tedesco non ne ha più, al suo posto il bomber di coppa Libor Kozak.
Al 66′ la Roma va a un passo dal vantaggio: calcio di punizione dai 30 metri, Totti trova la botta di collo pieno; Marchetti respinge basso, sulla ribattuta si getta Florenzi, ma l’estremo difensore chiude miracolosamente in uscita. Patatrac Biava al 69′: già ammonito, il difensore commette fallo su Marquinho; per Mazzoleni è secondo giallo ed espulsione. Con la Lazio in dieci, Petkovic corre ai ripari: fuori Cristian Ledesma, dentro Michael Ciani. La Roma si rende subito pericolosa: tiro-cross di Totti che taglia tutta l’area, nessun attaccante giallorosso trova la deviazione vincente. Alla mezz’ora nuovo cambio per la Roma: Andreazzoli richiama Florenzi e inserisce Dodo. Gol sfiorato per i giallorossi al 78′: sul calcio d’angolo di Totti, Marchetti esce male, ma Lamela sbaglia l’impatto con il pallone da pochissimi metri. La Lazio è stanca e in inferiorità numerica, la Roma ne approfitta e imprime il forcing nella metà campo avversaria. All’85’ nuovo round Totti-Marchetti: il numero 10 romanista calcia su punizione da meno di 20 metri, il portiere laziale blocca in presa. Allo scadere Radu si fa male: Petkovic manda in campo Marius Stankevicius, per il lituano è l’esordio stagionale dopo quasi un anno di stop. Sono quattro i minuti di recupero, quattro minuti in cui entrambe le squadre cercano il gol vittoria. Ma l’orologio dice che la contesa finisce qui. Roma-Lazio termina 1-1, a sei anni di distanza dall’ultimo pareggio. Arrivederci, forse, alla finale di Coppa Italia.
[Stefano Fiori – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]