Si riparte dal 2 a 0 dell’andata in un Olimpico senza barriere
ROMA – Non è la stessa cosa. Non è la stessa cosa dire derby a Roma e dirlo nel resto d’Italia. A Torino derby significa spesso e volentieri vedere il Toro venire matato con sprezzo aristocratico dalla Juve. A Milano, dove il risultato è spesso incerto, il derby è un’occasione mondana, – eh si è perso, ma vabbè ci rifaremo – dicono così e poi via che domani si lavora.
A Roma no. A Roma il derby vale una stagione anche quando non c’è niente in palio. Figurarsi oggi che vale una finale di Coppa Italia oltre al primato cittadino. Figurarsi oggi che non ci saranno barriere e si giocherà di sera perché chi rovina il calcio non può vincere sempre.
Lazio favorita con gli occhi sulla coppa
Parte favorita la Lazio, due a zero all’andata con gol di Milinkovic e Immobile e Simone Inzaghi a gongolare in panchina. Proprio quel Simone Inzaghi in cui Lotito in estate non credeva, perso com’era alla rincorsa del santone argentino Bielsa. Uno che risponde al soprannome di El Loco e un motivo ci sarà. Vincere questa Coppa Italia per Inzaghi vorrebbe dire prendere una squadra in cui a inizio anno in pochi credevano e portarla ad un trofeo oltre che in Europa. E significherebbe per lui mettersi sulla mappa come uno dei migliori tecnici italiani. Spalletti permettendo.
Spalletti alla resa dei conti col futuro
Completamente diversa la situazione in casa Roma. Spalletti ha dichiarato e ribadito la sua volontà di andare via nel caso non arrivassero trofei in questa stagione. Stasera l’allenatore toscano arriva alla resa dei conti: fuori dall’Europa League e a sei punti dalla capolista in campionato, che non sarebbero neanche tanti se non ci fosse la Juve di Allegri lassù in cima.
La Coppa Italia è al momento il trofeo più semplice da raggiungere. A patto di rimontare i due gol alla Lazio. Spalletti sa di giocarsi il futuro stasera e lo sanno i suoi giocatori. Se a festeggiare al fischio di Rizzoli saranno i giocatori in maglia giallorossa allora Spalletti avrà un’altra partita per riconfermarsi. Se a festeggiare saranno gli altri Pallotta dovrà iniziare a guardarsi intorno.