L’espulsione finale di Totti, stuzzicato dal vecchio amico Mexes, è stato il culmine negativo, al pari dei cori razzisti dei tifosi giunti dalla capitale contro Balotelli. Da parte sua il capitano romanista, al decimo cartellino rosso in carriera, salterà l’ultima di campionato con il Napoli, un riposo forzato magari utile per ricaricarsi in vista dell’attesa finale di Coppa Italia che a questo punto, per la Roma, sarà decisiva per la qualificazione all’Europa League.
Nonostante la buona volontà di Andreazzoli, destinato a farsi da parte con l’arrivo sempre più probabile di Mazzarri, questa Roma scialba si deve al momento accontentare del settimo posto, con l’unica chance, battendo proprio il Napoli all’ultima dell’Olimpico, di giocarsi il primato cittadino con la Lazio, se i biancocelesti, ancora in corsa per la quinta piazza, non dovessero far punti contro il Cagliari.
Sesto o settimo posto la sostanza non cambia. Sabatini, Baldini e tutta la proprietà americana hanno davvero poco da sorridere. Coppa Italia a parte, per la seconda stagione consecutiva l’obiettivo Europa è sfumato e le loro scelte si sono rivelate sbagliate, allenatori compresi, con le uniche soddisfazioni di veder crescere alcuni giocatori, come Marquinhos e Lamela, anche se il talento dell’argentino nelle ultime giornate si è appannato.
Un po’ come tutta la Roma che tra Fiorentina, Chievo e Milan, ha segnato un solo gol su angolo al 90’ con Osvaldo. Tra due domeniche per battere la Lazio in Coppa Italia servirà molto di più, altrimenti il fallimento sarà totale.
[Marco Terrenato – Fonte: www.vocegiallorossa.it]
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