Un mercato alla fine più che positivo, con tante certezze, alcune promesse e qualche incognita.
Queste ultime sono fondamentalmente tre: la situazione centrali in difesa, il terzino destro e gli esterni offensivi. Per quanto riguarda il reparto arretrato, non si mettono in dubbio le qualità dei singoli quanto l’esperienza di Romagnoli e Marquinhos, unici difensori dietro ai titolari Burdisso e Castan. Solo il campo potrà dire se la scelta della dirigenza romanista sarà stata azzeccata o meno, così come quella di affidare la fascia destra a Piris. Bisogna indubbiamente dare tempo al giovane paraguaiano per integrarsi nel calcio italiano ma l’impressione è che la Roma possa essere maggiormente incisiva sull’altra fascia, con Balzaretti. In avanti, tra tanta qualità, sorge solamente un piccolo dubbio, legato alla scarsità di esterni puri, tanto cari a Zeman. Il reparto è formato da un mix di giovani dal talento assicurato e giocatori di esperienza e carisma, come Francesco Totti e Daniel Osvaldo, che garantiscono tanti gol e tanta sostanza all’attacco capitolino. Attenzione: nemmeno Bojan era un esterno puro.
Non bisogna poi dimenticare gli arrivi di Destro e Balzaretti, appetiti da tutti i top team italiani, con cui la Roma ha da una parte aumentato considerevolmente l’incisività sotto porta (lo scorso anno si diceva segnasse solamente Osvaldo), mentre dall’altra ha fatto un enorme passo in avanti rispetto al terzino sinistro dell’anno scorso, José Angel, aspettando Dodò. A centrocampo sono arrivati giocatori di quantità (Bradley) e qualità (Tachtsidis). L’americano può ricoprire diversi ruoli e con Zeman farà l’interno destro. Garantisce corsa, tanti palloni recuperati e diversi inserimenti in area di rigore. E’ un motorino, è instancabile e farà molto comodo al boemo. Il greco è l’unico regista zemaniano nella rosa. E’ dotato di un gran piede sinistro, un buon lancio e un’ottima visione di gioco. Un infortunio l’ha frenato nell’ultima parte del precampionato ma, in futuro, sarà probabilmente lui a dare il via alla manovra giallorossa, con De Rossi e Pjanic come intermedi. A completare il reparto, oltre a Marquinho, c’è anche il miglior giocatore della serie B dello scorso anno: Alessandro Florenzi è infatti tornato alla base e intende giocarsi tutte le sue possibilità per mettere in difficoltà Zdenek Zeman. Ha corsa, inserimento, classe e tanta voglia di dimostrare di essere da Roma. Nonostante le incognite, i giallorossi hanno quindi portato a termine un mercato efficace, soprattutto in un contesto, quello italiano, di povertà sia di soldi che di idee.
[Alessandro Carducci – Fonte: www.vocegiallorossa.it]
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