ROMA – In una giornata chiave per la corsa ai posti Champions, Roma-Napoli anticipa laventinovesima giornata di Serie A. Lazio, Fiorentina e Sampdoria, le ultime due anche loro in confronto diretto, osservano aspettando il loro turno per scendere in campo.
Gli obiettivi dei giallorossi sono fin troppo definiti:tornare a vincere all’Olimpico dove i tre punti mancano dall’ultimo giorno di Novembre, continuare a scappare dalla Lazio per difendere il secondo posto. Il Napoli d’altra parte vive l’ennesimo momento di micro-flessione di questa stagione. I quarti di finale in Europa League tengono viva la speranza di qualificarsi alla prossima Champions League per la via della vittoria nella competizione, ma sarebbe certo meno rischioso passare per la via canonica del secondo/terzo posto in campionato.
Gli allenatori in conferenza stampa hanno dichiarato entrambi di voler vincere. Per fare ciò, la scelta di Garcia, privato di Totti e Gervinho, esclude i nuovi e schiera Iturbe, Ljajic e Florenzi. Dall’altra parte, tra le molte possibilità, Benitez manda in campo Higuain, De Guzman (al posto di Hamsik), Callejon e Mertens, conscio di poter finalmente inserire Insigne a partita in corso. Con queste premesse, alle 12.30 l’arbitro Rizzoli dà inizio alla gara.
PRIMO TEMPO – L’esordio vede la Roma in possesso di palla e il Napoli in attesa nella propria metà campo. Una tattica, quella degli ospiti, che i giallorossi conoscono bene: squadra nella metà campo difensiva per costringere all’impostazione De Rossi e i poco tecnici Astori e Manolas, spazi congestionati, pressing sul centrocampo. Il risultato, come spesso è successo negli ultimi mesi, è che il possesso palla della Roma stenta a produrre pericoli.
La partita resta così bloccata e nei primi 25 minuti il brivido più intenso lo prova De Rossi, già ammonito e a rischio espulsione per un fallo di mano istintivo a metà campo. La Roma comunque sembra aver approcciato positivamente e al 25′ passa in vantaggio con un’azione corale: un fantastico doppio recupero di Astori rilancia l’azione prendendo il Napoli in contro-tempo. La palla fa Pjanic-Iturbe-Ljajic per finire ancora a Pjanic che di piatto spiazza Andujar. Il bosniaco esulta polemicamente, aprendo e chiudendo le mani nel gesto di chi “parla, parla”. I destinatari, si scoprirà all’intervallo, sono i giornalisti in tribuna.
La Roma si ritrova carica di fiducia, con Florenzi ed Iturbe elettrici a creare fastidi alla retroguardia del Napoli. Gli azzurri però possono contare su un enorme potenziale offensivo, e con il passare dei minuti riescono a rendersi più volte pericolosi. Al 29′ De Sanctis sbaglia il tempo di uscita su De Guzman, ma se la cava bene fuori dall’area, chiudendo in fallo laterale con una scivolata. Dieci minuti più tardi ancora l’olandese va vicinissimo al gol: Callejon, lanciato da Higuain su una fascia destra scoperta, mette fuori gioco De Sanctis e la difesa della Roma in disperato recupero e serve proprio l’olandese. Il tiro a botta sicura è rimpallato da Manolas con tutto il corpo. La palla colpisce il braccio del greco ma solo dopo aver rimpallato tra le sue gambe: non sembrano esserci i margini per il calcio di rigore. Dopo una ripartenza fallita da Ljajic e un lob di poco sbagliato da Higuain si va negli spogliatoi. La Roma ha retto l’impeto offensivo del Napoli senza andare troppo in affanno. Menzione speciale per Kostas Manolas, molto bravo a contenere Higuain nella prima fase.
SECONDO TEMPO – Il secondo tempo ci mette pochissimo a prendere velocità. Iturbe da una parte serve in area un pallone troppo arretrato per Ljajic, dall’altra Mertens si incunea palla al piede nella tifesa della Roma ma viene fermato da De Sanctis. All’11 ancora il piccolo olandese, ancora una pallonata ben murata dal portiere giallosso, il quale si supera dieci minuti più tardi alzando in calcio d’angolo il tiro al volo di Gabbiadini, inserito al posto di Callejon.
Alla mezz’ora la Roma è stanca: Pjanic acciaccato è uscito per Paredes, Holebas ha fatto posto a Mapou adattato terzino. Garcia decide allora di togliere Florenzi e sfruttare la corsa di Ibarbo, al rientro dopo l’infortunio. Lo sforzo del Napoli tuttavia è massimo e i giallorossi sono costretti a soffrire. Manolas, a cui dopo Higuain ora tocca al colosso Zapata, guida la resistenza stile Termopili, finché il Napoli non comincia a calare e allora si aprono gli spazi per le frecce giallorosse. Al 43′ un’azione travolgente di Torosidis lancia l’attacco della Roma. Iturbe si trova a tu per tu con Andujar, si allarga il pallone sul destro per saltare il portiere ma da lì calcia sull’esterno della rete.
Il Napoli si ributta in avanti: cross in mezzo, rimpalli, brividi ma è tutto inutile. La Roma resiste e torna a vincere all’Olimpico e mette pressione alle inseguitrici, in primis la Lazio.
[Bruno Di Benedetto – Fonte: www.forzaroma.info]