La Roma fa il suo compitino e chiude il suo opaco campionato almeno sconfiggendo la seconda in classifica, un Napoli sazio per l’ottimo piazzamento e con la testa al dopo Mazzarri. Anche dalle nostre parti, il toto allenatore monopolizzerebbe radio, tv e giornali se non si approssimasse il fatidico derby di domenica, ultima ancora di una stagione da dimenticare. I tifosi hanno già dato indicazioni chiare attraverso uno striscione: ”O vincete o scappate”. Non avendo minimamente intenzione di rivolgere prematuramente il pensiero a quella che sarà una serata di passione e sofferenza sportiva mi dedico esclusivamente all’aspetto del tifo.
Il nostro derby è sempre stato tempio di splendide scenografie, di sfottò conditi dall’inimitabile ironia romana, di scommesse vinte e perse a colpi di cappuccini al bar o penitenze goliardiche. Tutto questo è ancora nel DNA della nostra città. Possibile si debba pensare o parlare solamente dei soliti quattro delinquenti che, nelle solite quattro zone tentano di essere loro i protagonisti, mentre non dovrebbero esserlo? Sarà possibile portare, come farò io, tranquillamente moglie e figli allo stadio per uno splendido pomeriggio di sport? Si dessero appuntamento altrove se sono tanto desiderosi di mostrare i muscoli. Roma non merita, in una giornata resa ancor più particolare dal voto amministrativo, di assurgere alle cronache del mondo, visto che l’intero pianeta avrà gli occhi sull’olimpico per le gesta di questa gente.
Lunedì, a prescindere dal risultato, la prima vittoria dovrà essere quella di Roma.
[Marco Pomarici – Fonte: www.vocegiallorossa.it]