Queste le parole rilasciate quest’oggi in conferenza stampa dal presidente giallorosso James Pallotta e dal nuovo chief executive officer Italo Zanzi.
Catia Augelli: “Per la prima volta abbiamo il presidente in conferenza stampa. Presentiamo il nuovo CEO. Vogliamo ringraziare Mark Pannes per quello che ha fatto per noi. Siamo contenti di aver un dirigente nuovo, ma siamo anche dispiaciuti di vederne partire un altro”.
Parla l’ormai ex CEO Mark Pannes: “Buon pomeriggio a tutti. Esattamente un anno fa fui eletto CEO dell’AS Roma. E’ stato un onore per me lavorare con questo gruppo, dai calciatori, allo staff tecnico, alla dirigenza. E’ stato un onore lavorare per una squadra che ha dei supporters così fantastici. Il nuovo CEO completerà la nuova squadra dirigenziale. Dopo aver lavorato per due decade tra l’America e il Regno Unito devo dire che questo staff batte tutti gli altri staff con cui ho lavorato”.
Parola al presidente James Pallotta: “Buon pomeriggio a tutti quanti e buon Natale. Volevo ringraziare Mark Pannes per il lavoro fantastico che ha svolto nonostante le circostanza difficili. Questo non è stato un cambiamento, finalmente andiamo nella direzione che avevamo già deciso dall’inizio. Quella di avere un global CEO è stata una mia decisione. Presento ufficialmente il nuovo CEO Italo Zanzi”.
Ecco Zanzi: “Questo è un giorno speciale per me, è un onore essere alla Roma, uno dei migliori club del mondo. Ringrazio Pannes e Pallotta per il sostegno. La mia responsabilità è di ingrandire questa base, il nostro compito sarà quello di garantire risultati degni dentro e fuori dal campo. Ci sono sfide che dobbiamo affrontare. La forte concorrenza sul campo, il difficile clima sul campo. Ma siamo convinti di avere una squadra forte per superare ogni difficoltà, non vedo l’ora di lavorare con tutte le componenti dell’organizzazione. Voglio essere chiaro. Nessuna struttura può garantire risultati, ma prometto che il nostro impegno sarà maggiore di tutti gli altri. Accolgo con piacere la partecipazione dei media, sarò felice di collaborare con voi. Mi rivolgo ai tifosi. Io ho preso la vostra passione così speciale per la squadra. Prometto di lavorare il più possibile. Questa è un’occasione speciale per me. Grazie e Forza Roma”.
LE DOMANDE PER PALLOTTA
Quali sono gli obiettivi per la stagione?
“Il più importante è creare una buona squadra da qui ai prossimi dieci anni, e far diventare il brand AS Roma tra i più potenti al mondo. Per farlo bisogna costruire una squadra in grado di competere ai massimi livelli”.
In che mondo il CEO potrà collegarsi con le altre figure professionali? Esse non rischiano di ridimensionarsi?
“Siamo sicuri della nostra scelta. Italo è la persona giusta, ed è stata la prima scelta. Lavorerà bene col resto dello staff. Io sono sicuro che Italo assieme agli altri saprà guidare questa squadra”.
Come mai la proprietà americana ha scelto di investire nel nostro calcio, che ultimamente ha perso posizioni a livello internazionale? Anche a livello politico c’è molta confusione. Perché l’Italia?
“Ho deciso d’investire in Italia anche perché è un po’ la mia seconda famiglia, viste le mie origini. Voglio far diventare la Roma una squadra in grado di competere ad alti livelli”.
Sembra che senza uno stadio di proprietà sia difficile per qualsiasi club fare affari. In Italia la legge sugli stadi è ferma da anni e non ci sono prospettive. La Roma è in grado di costruirsi un impianto da sola come ha fatto la Juve. Quali sono i tempi?
“Speravo di poter dare un annuncio oggi. La prima cosa che stiamo facendo è individuare la location, questo è il primo passo. Stiamo lavorando per costruire il nuovo stadio entro i prossimi cinque anni, ma speriamo di riuscirci anche prima”.
Quale crede possa essere l’obiettivo minimo per questa stagione?
RISPONDE BALDINI: “L’obiettivo è quello di poter competere per un posto in Champions League”.
RISPONDE PALLOTTA: “Gli obiettivi sono uguali a quelli di Franco dal primo giorno. L’intenzione è arrivare in Champions, saremmo dispiaciuti se questo non dovesse succedere”.
In queste ultime settimane si parla della cessione di De Rossi. Qual è la posizione della Roma? C’è questa possibilità o ritenete il giocatore incedibile?
“Non abbiamo assolutamente intenzione di vendere De Rossi, Baldini potrà confermarlo. Non abbiamo ricevuto proposte”.
RISPONDE ANCHE BALDINI: “Come ho detto personalmente nelle ultime settimane, l’intenzione della Roma non è quella di vendere De Rossi. Non posso fare altro che confermarlo”.
Lei è soddisfatto dei risultati raggiunti da quando è presidente? Quanto tempo ci vorrà per portare questo club ad alti livelli, secondo le sue competenze manageriali e sportive?
“Probabilmente non mi conoscete bene. Sono soddisfatto quando raggiungo un obiettivo. Sono soddisfatto dallo staff che abbiamo creato, ma la soddisfazione la raggiungo quando l’obiettivo è centrato. Abbiamo una squadra giovane che cresce sempre di più. Anche se giochiamo bene e perdiamo, bisogna dar tempo a questa squadra di crescere”.
Quali saranno le competenze specifiche del dottor Zanzi?
“Sinceramente non so perché lui abbia accettato. Abbiamo delle aspettative altissime, ecco perché lo abbiamo scelte, per le comprovate capacità. Farà parte di uno staff dirigenziale di alto livello, che ci aiuterà a raggiungere grandi risultati dentro e fuori dal campo”.
I tifosi quando potranno festeggiare il primo scudetto dell’era americana?
“Mi piacerebbe saperlo! Purtroppo non so la risposta. Stiamo lavorando per essere competitivi, il nostro è un progetto pluriennale. Abbiamo imboccato la strada giusta. Abbiamo una squadra giovane che sta migliorando”.
Gli investimenti dipendono dai risultati? DiBenedetto fa ancora parte della Roma?
“Vorrei subito mettere in chiaro che non abbiamo intenzione di stravolgere i nostri piani riguardanti gli investimenti. Faremo tutto ciò che serve per allestire una squadra forte. Non sono qui per divertimento, l’ultima cosa che voglio è essere massacrato da voi se la squadra va male. Tom fa ancora parte del consiglio d’amministrazione”.
DOMANDE PER ZANZI
Quando ha avuto i primi contatti con la Roma? Cosa pensa di poter dare?
“Sto studiando l’italiano, le mie due lingue sono spagnolo e inglese. Il piano, ad ora, è il seguente. Il 2 o il 3 gennaio prenderò l’incarico full time, nel frattempo mi aggiornerò. Sono ottimista e fiducioso sulla squadra e sull’aspetto legato al business. Il marchio Roma è internazionale e deve avere più slancio. I primi contatti li ho avuti poche settimane fa, ora abbiamo concretizzato il tutto”.
Come mai ha accettato?
“E’ stato un onore accettare questo incarico, è stata una scelta facile. Stiamo lavorando tutti duramente per portare la Roma ai vertici del calcio mondiale”.
Cosa cambierà nella sua Roma?
“Non credo che serva cambiare qualcosa immediatamente, sarebbe pericoloso entrare in maniera travolgente solo per lasciare il proprio segno. Ora abbiamo queste vacanze per riflettere e capire a che punto siamo. Sono arrivato qui non perché qualcuno abbia lavorato male, non serve un cambio radicale. Voglio solo dare il mio contributo. Stiamo mettendo in campo un piano importante, strategico e a lungo termine, ciò che manca al calcio italiano. Tutti sono preoccupati di vincere la prossima partita, ma siamo impegnati per vincere sia domenica prossima, sia l’anno prossimo, sia l’anno venturo ancora. E’ una strategia che manca nel calcio internazionale in generale”.
Quali sono le aspettative per raggiungere i top team del mondo?
“Se non avessimo tali aspettative, non saremmo qui. Ho seguito la squadra e mi piace molto, offre un calcio spumeggiante, offensivo, a volte rischioso. Di fronte a noi abbiamo sfide stimolanti che vogliamo vincere”.
[Redazione Forza Roma – Fonte: www.vocegiallorossa.it]