Roma-Parma: la presentazione

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logo-romaDue mesi dopo, è ancora Roma-Parma. Tre giorni dopo, è di nuovo stadio Olimpico per i crociati che sperano stavolta di tornare dalla Capitale con qualche punto in saccoccia e spezzare il tabù della stagione in corso, con due sconfitte in due incontri (sempre con la Lazio, in Coppa Italia prima e in campionato poi). Il percorso a ostacoli per la squadra di Donadoni, al quarto avversario in 10 giorni, conosce la penultima tappa ed è più che mai necessario fare quadrato attorno alla squadra per sostenerla in un momento di comprensibile stanchezza fisica e mentale. Proprio questo potrebbe essere l’aspetto principale in una gara diversa dalle altre per forza di cose, dovendo ripartire dal minuto numero 8 dopo la sospensione del 2 febbraio scorso sul punteggio di 0-0.

Rispetto alla formazione di quel giorno, il mister gialloblù sa già di non poter contare (oltre allo squalificato Felipe, appiedato già all’epoca insieme a Nainggolan) su Paletta, Gargano e Cassano, tutti a casa per problemi vari di salute. Tre assenze pesanti, a dir poco, sebbene la Roma stessa sarà priva di Strootman rispetto alla prima fase del match. E’ tutto diverso rispetto ad allora ma, se riavvolgiamo il nastro della memoria e superiamo il doppio recente ko esterno con Juventus e Lazio, rispetto a quel giorno è un Parma senza dubbio più forte e convinto dei suoi mezzi. La squadra arrivava allora da una striscia positiva di 10 risultati, li ha allungati a 17 (la Roma ha conosciuto una striscia positiva altrettanto lunga) con ulteriori 5 vittorie e 2 pareggi ottenuti sino a una settimana fa. Il sesto posto, comunque vada dalle 18.30 in poi all’Olimpico, resta di proprietà del Parma con l’Inter avanti solo di due lunghezze.

Insomma, nell’ormai famosa metafora della “casa da costruire per l’Europa”, in due mesi squadra e società hanno posto fondamenta solide. Non ancora sufficienti per sentirsi arrivati, perché nello sport esistono avversarie di livello e ostacoli sempre nuovi da dover superare. Quello odierno è molto alto, di fronte c’è un avversario reduce da 4 vittorie consecutive e intenzionato a vincere per ridurre il gap dalla Juventus a 8 punti e sperare ancora nello scudetto. Oltre al valore innegabile della Roma e alla tradizione negativa (solo un successo in 24 precedenti, quello del 1996-97 a firma Crespo; ultimo pareggio due stagioni orsono, con rimonta propiziata dalla doppietta di Amauri, oggi al rientro), c’è da combattere inoltre la stanchezza e l’appannamento dovuto al ciclo terribile cui la squadra è stata sottoposta di recente, con assenze sempre nuove da fronteggiare e un contachilometri dalle cifre sempre più alte.

Il Parma però è, da sempre, un gruppo coeso e non una somma di individualità, con una piazza pronta a sostenere i propri beniamini anche in un giorno feriale a chilometri di distanza. La compattezza all’interno e all’esterno dell’ambiente crociato resta inattaccabile, è questo il trampolino giusto su cui provare a saltare per spiccare il volo. Nella consapevolezza che tanto, di buono, è stato seminato e tutti insieme vogliamo ancora sudare un mese e mezzo per arrivare a un raccolto il più ricco possibile. Si riparte da Roma, nel viaggio verso l’Europa. Non sarà l’ultima tappa, comunque vada. Ci sarà da combattere e nessuno vuole tirarsi indietro dalla battaglia. Uniti, lo insegnano il calcio e la vita di tutti i giorni, nessuna missione è impossibile in partenza.

[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]