ROMA – Nella relazione illustrativa del consiglio di amministrazione per l’assemblea degli azionisti del prossimo 26 giugno, la Roma ha comunicato di aver chiuso i primi nove mesi dell’esercizio 2019-2020 con una perdita netta di 126,4 milioni di euro, contro i 29,5 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio 2018-2019. Il rosso di 126,4 milioni accumulato dalla Roma nei nove mesi dell’esercizio 2019-2020 hanno determinato un patrimonio netto negativo al 31 marzo 2020 per 26,8 milioni, che invece, al 31 dicembre 2019 era positivo per 15,2 milioni.
Se si tiene conto, invece, di tutte le società rientranti nel perimetro del gruppo AS Roma, la perdita netta al 31 marzo 2020 è stata di 139,6 milioni di euro. Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2020 è negativo per 178,3 milioni di euro, in flessione di 50,9 milioni di euro rispetto al 30 giugno 2019.
Gli amministratori della Roma attribuiscono la flessione dei ricavi, legata alla mancata partecipazione alla Champions League nel 2019-2020 e alle minori plusvalenze realizzate in questo esercizio rispetto a quello chiuso al 30 giugno 2019. “L’esercizio 2019/20 -si legge nel documento- è caratterizzato dalla partecipazione alla UEFA Europa League, che ha generato proventi significativamente inferiori rispetto a quelli ricevuti per la partecipazione alla UEFA Champions League del precedente esercizio, da minori proventi per sponsorizzazioni, e minori plusvalenze realizzate nel corso della sessione estiva ed invernale della campagna trasferimenti”.
I ricavi operativi sono stati pari a 112,9 milioni di euro, rispetto a 173,2 milioni di euro al 31 marzo 2020.
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