“Il mio rinnovo? E’ una questione di strategie societarie. Ma l’allenatore non è un patrimonio della società, lo sono i giocatori”. Ranieri, in un’anticipazione di uno speciale a lui dedicato da ‘Il Romanista’, parla del presente e del futuro. Il suo, per ora in giallorosso definito solo fino al prossimo giugno. “Non è una domanda che va posta a me, è una questione di strategie societarie. Comunque lascerei stare per un attimo l’allenatore, che non è un patrimonio della società, i giocatori lo sono e penso a gente come Menez, Greco, De Rossi e non solo. Io sono portato a lavorare al meglio, poi se avrò la possibilità sceglierò, se non potrò, pazienza. Non ho mai pianto in vita mia, casomai ricomincio da capo”. Nominando i giocatori parla di Menez, uno dei suoi pupilli.
“Credo sia il miglior giovane delnostro campionato, deve solo imparare a dosare bene le forte, è un giocatore che fa innamorare il pubblico”. E poi sui progetti della squadra ribadisce un concetto già espresso. “Abbiamo tutti gli ingredienti per fare un ottimo campionato, l’anno scorso abbiamo chiuso a 2 punti, forse quest’anno si vince anceh facendone meno. Io sono un tifoso della Roma, chi più di me vuole vincere. Lo scorso anno siamo arrivati secondi e io voglio migliorare”.
Poi un retroscena di qualche anno fa. “Abramovich, appena arrivai al Chelsea, mi voleva portare Totti. Io gli dissi che non era possibile”. E oggi l’allenatore ha diretto, nel pomeriggio, una partitella con la primavera voluta per testare le condizioni dei giocatori che hanno meno minuti partita nelle gambe. E dei due rientranti Juan e Pizarro. Il risultato finale é stato di 1-0 per la prima squadra, con gol di Adriano.
In mattinata invece si sono allenati gli altri, il gruppo dei più impiegati fino ad ora. Perrotta è ancora fermo, non recupererà per la sfida con l’Udinese di sabato. Ancora fermo anche Taddei. Naturalmente sono ancora assenti i nazionali che rientreranno solo domani.
[Antonio Vitiello – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]