Walter Sabatini, a margine della presentazione dell’Iniziativa “Roma e Lazio unite contro il razzismo e l’antisemitismo” in Campidoglio, ha parlato anche del derby. Anche Fabio Simplicio, presente in rappresentanza della squadra, ha voluto esprimere la sua opinione
Che differenza c’è tra il derby degli anni’70, quando giocava e quelli di oggi?
“C’era una sana rivalità allora e c’è anche adesso. Il derby è sempre quello, forse allora il calcio era più popolare e meno complesso, con meno attività intorno”.
La città ha elaborato il suo concetto di moderata paura.
“I nostri calciatori hanno quella paura controllata che ci farà reclutare le nostre risorse e le nostre forze”.
E’ la gara più importante di questa stagione?
“È importante, non la più importante. Non ci sono gare che segnano un confine, lo vedremo comunque alla fine. Questa gara è importante per la città e per la classifica che comunque guarderemo alla fine”.
Il terzo posto?
“Non l’ho mai dichiarato come obiettivo, l’ho detto in base alle nostre forze e al fatto che avrebbe forgiato un’idea di noi stessi per le prossime stagioni, Comunque domani sarà importante”.
Ci sarà puntualità alla riunione tecnica?
“È diventato un obbligo per noi, tant’è che io sono fuori da questo sistema. Solo con l’allenatore dietro arrivo in anticipo”.
La Roma non ha obiettivi?
“È costruire qualcosa, cominciare a farlo. E’ una cosa che stiamo facendo e spesso non è confortato dai risultati. È sbagliato pensare che noi non stimao facendo nulla”.
A Trigoria c’è tensione?
“Se la paura diventa incontrollabile è dannosa, se è controllata può far bene. La piazza sta con la Roma, nonostante i tentativi di dissuasione che mi fanno riflettere. La tifoseria ci ha scavalcato a livello di maturità e nel costruire i pensieri su ciò che vorremmo fare, quindi non ci abbandoneranno”.
Come sta Pjanic?
“Bene, è un po’ affaticato e basta. Volevamo solo che venisse risparmiato dalla sua nazionale”.
[Redazione Forza Roma – Fonte: www.forzaroma.info]