Nona tripletta con la maglia della Roma. Un record per Pedro Manfredini, ribattezzato dai tifosi “ManTREdini” proprio per questa sua propensione al gol ed in particolare a realizzare triplette. Tre anni prima, nel campionato 1960 – ’61, ne realizzò ben 4 nelle prime otto giornate: nella trasferta di Bari alla prima giornata, in casa con l’Udinese ed il Padova e, soprattutto, nel derby ospitato dai cugini ( 4-0 per i giallorossi) in una stagione che, al termine, vedrà la società biancoceleste scivolare nella serie inferiore. Debuttò con la casacca della Roma l’11 ottobre 1959 andando subito in gol dopo soli 4 minuti di gioco in una gara poi persa dai capitolini a Firenze per 3-1. “Piedone” segnerà nei 6 campionati in giallorosso ben 77 reti a cui ne vanno aggiunte altre 27 realizzate tra coppa delle Fiere e coppa Italia. La sua ultima marcatura fu messa a segno il 6 giugno 1965 contro il Foggia (1-0) all’Olimpico, nell’unica partita che vide Naim Krieziu alla guida tecnica della Roma.
Vinse con la società capitolina una coppa delle Fiere, una coppa Italia e e si aggiudicò, a pari merito con il bolognese Nielsen, la classifica dei cannonieri 1962 – ’63 con 19 reti. Erano gli anni di Giacomo Losi e gli anni della presidenza Marini – Dettina che si concluse con gravi problemi alle casse societarie ed il cui risanamento fu avviato durante la dirigenza Evangelisti. Il catastrofico bilancio fu rivitalizzato grazie anche alla cessione di grandi campioni quali, appunto, Manfredini, Angelillo, Schnellinger e molti altri. Molte speranze accompagnarono inizialmente, nel torneo 1963 – ’64, la squadra allenata da Alfredo Foni ma, dopo solo otto turni, il campione del mondo del ’38 dovette rassegnare le dimissioni sostituito dallo spagnolo Luis Mirò. Non fu un’annata da ricordare per quanto riguarda il campionato ma le soddisfazioni arrivarono in coppa Italia. Nel novembre 1964, infatti, la Roma conquistò la prima coccarda tricolore della sua storia vincendo a Torino contro i granata la finale -bis. Era il 22 settembre 1963 e si giocava la seconda giornata del torneo 1963 – ’64. Contro la Sampdoria la Roma trovò di fronte anche Tomasin e Tamborini che nell’estate successiva approderanno in giallorosso.
LA GARA – La Roma schiera: Cudicini, Ardizzon, Carpanesi, Fontana, Malatrasi, de Sisti, Orlando, Sormani, Angelillo, Manfredini, Schutz. Risponde la Samp con: Sattolo, Vincenzi, Tomasin, Bergamaschi, Bernasconi, Delfino, Wisnieski, Frustalupi, Salvi, da Silva, Tamborini. Arbitra l’incontro il signor Roversi di Bologna. Partenza fulminante dei padroni di casa. 4° Carpanesi si disimpegna nella metà campo giallorossa, scende sulla destra e crossa in area. All’appuntamento si fa trovare puntuale di testa Orlando e Roma in vantaggio. 10° tre passaggi verticali liberano da Silva che dal limite dell’area infila Cudicini in uscita. Parità. Roma scioccata dalla facilità con cui la Samp è pervenuta al pareggio.
Fino alla fine del tempo la squadra di mister Foni pensa soprattutto a difendersi. Inizia la ripresa e la Roma cambia volto. 8° Orlando, infortunatosi al 30° della prima frazione ma rimasto eroicamente in campo, con una conclusione maligna inganna Sattolo. Roma di nuovo avanti, 2-1, doppietta per l’attaccante giallorosso. 12° Manfredini risolve una mischia nell’area blucerchiata realizzando il 3-1. Passano solo 2 minuti ed al 14° “Piedone” colpisce ancora.
Cross di Carpanesi, stop di petto dell’attaccante argentino che lascia scivolare la palla e di controbalzo calcia non lasciando scampo all’estremo difensore doriano, 4-1. Primo quarto d’ora della ripresa davvero traumatico per la Samp, che non riesce a riprendersi. 38° discesa di Manfredini che arriva a liberarsi per il tiro che effettua ben due volte trovando sempre l’opposizione di Sattolo.
Al terzo tentativo raccoglie Schutz che infila il 5-1. trascorrono altri 2 minuti, 40°, nuovo fuoco di fila di conclusioni verso la porta del malcapitato Sattolo che si oppone come può alle prime due di Sormani e Schutz ma nulla può al terzo assalto di Manfredini che infila così la sua tripletta personale, nona della sua carriera in giallorosso. Nulla più fino alla fine, 6-1 il risultato finale.
[Massimiliano Spalluto – Fonte: www.vocegiallorossa.it]
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