Per Rossella Sensi, presidente della Roma Calcio, si tratta delle ultime riflessioni. Entro lunedì dovrà decidere se mettere la sua firma sull’accordo con Unicredit che sancirà il passaggio della Roma Calcio e degli altri asset di Italpetroli alla banca in cambio della cancellazione di 325 milioni di euro di debiti.
In queste ore nessuno si sbilancia, anche ricordando i colpi di scena e la durezza che hanno segnato la trattativa in questi mesi, ma la strada dell’addio della famiglia Sensi alla Roma, di cui tiene le redini da 17 anni, sembra ormai tracciata. Ieri gli avvocati della Italpetroli e di Unicredit hanno infatti stilato la bozza di accordo che deve chiudere in modo consensuale il contenzioso sul debito della Italpetroli, evitando il ricorso a un arbitrato che potrebbe rivelarsi controproducente per gli interessi dei Sensi. La risposta ufficiale si avrà però solo lunedì quando l’intesa dovrebbe essere firmata davanti al collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto.
L’accordo, secondo indiscrezioni del Corriere dello Sport, prevede, in cambio dell’azzeramento del debito di Italpetroli, il passaggio a Unicredit di tutti gli asset della holding della famiglia Sensi con l’eccezione della residenza di famiglia e di altre proprietà immobiliari per un valore di circa 25-30 milioni. Sull’accordo si starebbero limando gli ultimi dettagli.
A Unicredit finiranno gli asset della Italpetroli e in particolare la Roma la cui gestione dovrebbe essere affidata a ad un trust, così da tenere la banca in una posizione defilata, in attesa che un advisor, probabilmente Rothschild, trovi un acquirente per un asset che la Borsa valuta 120 milioni di euro.
Probabile anche un addio della Sensi che, secondo indiscrezioni, non sarebbe interessata a mantenere una presidenza ‘di facciata’.
[Redazione Tutto Mercato Web – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]