Con il Livorno il Torino ha fatto ciò che doveva fare: vincere. Né il netto risultato né la tripletta di Immobile però devono esaltare poiché i granata affrontavano un avversario che prima dell’inizio del match aveva ventidue punti in meno in classifica. Con la Roma non sarà una passeggiata, anzi se i giallorossi sono secondi in classifica e hanno conquistato sessantaquattro punti, venticinque in più del Torino, un motivo ci sarà, senza scordare che devono anche recuperare la partita con il Parma. Totti e compagni vantano anche la miglior difesa del campionato con sole quattordici reti subite e il secondo attacco con cinquantaquattro gol realizzati, non annoverano però il capocannoniere come invece può fare il Torino. Immobile senza rigori ha messo la palla nella rete avversaria sedici volte, per la cronaca come Tevez, che però ha segnato anche una volta dagli undici metri, pure Ciro avrebbe potuto usufruire dell’opportunità di un calcio di rigore, ma la fallì nella gara con l’Atalanta. Se i giocatori di Garcia non stazionano nei primi posti della classifica marcatori, il primo è Mattia Destro che grazie alle otto reti segnate (senza rigori) è al diciannovesimo posto, sono invece presenti fra i top quindici delle graduatorie stilate in base all’indice valutazione dei giocatori che evidenzia il contributo quantitativo che il calciatore apporta alla propria squadra: il portiere De Sanctis è terzo con 20,4 mentre Padelli è decimo con 19; il difensore Benatia, che però non giocherà questa sera poiché deve scontare un turno di squalifica, è quindicesimo con 18,7 e fra i quindici difensori non c’è nessuno del Torino; il centrocampista De Rossi è primo con 21,8 e anche in questo caso nessun granata; l’attaccante Destro è terzo con 21,3 e i compagni Totti ottavo alla pari con il granata Immobile (settimo) e il parmense Cassano (sesto), tutti e tre a 21, Ljajic undicesimo con 20,5 e Gervinho tredicesimo con 20.
Entrambi gli allenatori dovranno fronteggiare più di una defezione. Garcia deve rinunciare a Benatia, squalificato, oltre che a Balzaretti fermo da tempo per un’infiammazione alla coscia, così come Strootman per una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, mentre è indubbio Maicon a causa di un’infiammazione al ginocchio. Ventura è privo, anche lui da tempo di Masiello per una lesione muscolo-tendinea del gemello mediale della gamba destra, Pasquale sempre per una lesione muscolo-tendinea ma al retto femorale della gamba destra, Larrondo per una lieve lesione dell’adduttore lungo, Basha per la distorsione alla caviglia destra e Barreto a causa dell’influenza. Non si prevedono cambiamenti nell’assetto tattico, infatti, il Torino si affiderà al consolidato 3-5-2 e la Roma al 4-3-3. In campo i giallorossi dovrebbero andare con De Sanctis, Torosidis, Toloi, Castan, Romagnoli, Nainggolan, De Rossi, Pjanic, Totti o Florenzi, Destro e Gervinho. I granata con Padelli, Bovo, Glik, Moretti, Maksimovic, Kurtic, Vives, El Kaddouri o Farnerud o Gazzi, Darmian, Cerci e Immobile.
Gli occhi in casa granata saranno puntati soprattutto su Cerci che manca all’appuntamento con il gol da cinque giornate, su Immobile per vedere se dopo la sua prima tripletta in serie A continua a mantenere la testa della classifica marcatori e su chi fra El Kaddouri o Farnerud o Gazzi giocherà, il belga-marocchino ha spunti interessanti però difetta in continuità, lo svedese alterna periodi positivi con altri d’appannamento e Gazzi da quando il Torino è passato al 3-5-2 ha trovato pochissimo spazio poiché secondo Ventura non ha le caratteristiche idonee a un centrocampo a cinque o forse anche per qualche altro motivo poiché quando ha avuto la possibilità di andare in campo non ha dato segnali di particolari difficoltà di adattamento.
Da quando Ventura allena il Torino la squadra non ha mai battuto una grande, questa sera c’è l’ultima opportunità di farlo per questa stagione, chissà se sarà la volta buona, ma stando alle parole di Garcia dette ieri “Esigo essere a 67 punti dopo la sfida con il Torino” i granata dovranno sudare e impegnarsi moltissimo per impedire ai giallorossi di eseguire i dettami del loro allenatore.
[Elena Rossin – Fonte: www.torinogranata.it]
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