Roma: un Capitano senza equipaggio

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Questa squadra non merita e al momento non fa nulla per meritate che le gesta, tecniche e numeriche, di Francesco Totti alzino la soglia della sua valutazione complessiva. Tradotto: quando giudichiamo Totti, per ora consideriamolo un corpo estraneo, in positivo, rispetto alla Roma che abbiamo visto (anche) a Bari.

La serata del San Nicola, preceduta dagli auspici di una classifica che sembra essersi messa in discesa, aveva già ampiamente palesato la ben nota sindrome da “braccino” che ormai da troppo tempo assale la squadra giallorossa proprio quando il destino e il calendario offrono un occasione da set-point.

La punizione da joy-stick che ha riportato la squadra in parità dopo il primo vantaggio barese, oltre che per l’almanacco personale del Capitano, ha un peso specifico incommensurabile anche per quanto riguarda l’aver riportato in quota una Roma che già da troppi minuti palesava sintomi da imbarcata collettiva.

E tutti sappiamo che quando si evidenziano quei sintomi, il nome e il cabotaggio dell’avversario non contano più, perché la Roma si gioca contro da sola. Totti quindi è stato, come sempre nel girone di ritorno, il mastice che ha tenuto assieme un gruppo che, alla prima contrarietà, si comporta sempre come la famosa biglia del piano inclinato: comincia a rotolare e rotola sempre di più, è impossibile fermarla. Se non si ha Totti, beninteso. Che dimostra di non essere nemmeno scalfito dallo stress di dover assolvere contemporaneamente ai ruoli di parafulmine, salvatore della patria, catalizzatore delle attenzioni dei media.

Due riflessioni speculari, a questo punto: pensate quanto è grande, se grazie ai numeri da lui garantiti la Roma, questa Roma, riesce quantomeno ad essere ancora ancora in quota Champions. Oppure: pensate quanto disastrosa possa essere stata questa Roma, se nonostante quello che ha fatto e continua a fare Totti ancora non ha la certezza neppure del quarto posto.

Scegliete voi da quale punto di vista, da quale angolazione guardare il tutto. Noi nel frattempo scegliamo Totti, anche perché altre certezze non abbiamo, al momento. E ci limitiamo a parlare del presente.

[Paolo Marcacci Fonte: www.forzaroma.info]