Dopo la coppa Italia, la Roma si rituffa nel campionato che la vedrà protagonista al Bentegodi di Verona contro l’Hellas di Mandorlini. Inutile negarlo, è stata una settimana molto felice per i sostenitori giallorossi, che hanno potuto ammirare la squadra di Garcia eliminare la Juventus dalla coppa Nazionale. Era chiaro e logico che non potesse essere un semplice Quarto di Finale e infatti l’Olimpico ha risposto nel migliore dei modi. Una Sud vecchio stampo, ma più in generale uno stadio da brividi. Ed è proprio quello uno dei fattori su cui il tecnico francese aveva puntato alla vigilia per mettere in allarme gli uomini di Conte: è difficile giocare allo Juventus Stadium ma è molto complicato giocare anche all’Olimpico. In un Olimpico così, poi.
IMBATTIBILI…O QUASI – Ci si aspettava sicuramente una Juve diversa, più arrembante e con un’insana voglia di ammazzare la Roma in casa sua. E invece i giallorossi hanno fatto la partita perfetta annullando i bianconeri, che alla fine del match si sono ritrovati uno 0 alla casella dei tiri in porta. Un mezzo capolavoro. Garcia, così come tutta la squadra, ha tratto beneficio dalla sconfitta di Torino in campionato andando a toccare quegli elementi che erano costati i 3 punti. Senza entrare troppo nel discorso tattico, la Roma ha saputo indirizzare la gara andando subito ad aggredire costantemente la Juventus nella propria metà campo: il 5 gennaio per 15 minuti, martedì per 90. E il gol di Gervinho è la naturale evoluzione del dominio romanista, nato da una bella ripartenza di Pjanic (fondamentale il suo ingresso in campo, altra mossa azzeccata di Garcia), rifinita da Strootman e finalizzata dall’ivoriano. Ma questa vittoria non è un lampo di luce, un fulmine a ciel sereno: c’è programmazione, forza e consapevolezza dei propri mezzi. Il salto di qualità sta proprio qui.
Chi lo avrebbe mai detto. La Juventus degli imbattibili è stata sconfitta. Ma questa non è una semplice squadra, è la Roma di Rudi Garcia.
[Emanuele Melfi – Fonte: www.vocegiallorossa.it]