Rosa dimezzata alla ripresa: Reja ritrova Floccari e Bresciano ma perde per 10-15 giorni Ledesma

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FORMELLO – Si ricomincia. Archiviati i tre giorni di assoluto riposo concessi all’indomani dal successo con il Cesena, in casa biancoceleste è iniziata la lunga marcia di avvicinamento allo scontro diretto del 3 aprile contro il Napoli.

Le assenze toccano il record stagionale, ma il peggio all’interno ed all’esterno del quartier generale capitolino è davvero passato. Si percepisce dall’atmosfera e non solo dalla splendida giornata primaverile che questa mattina ha accolto Zàrate e compagni. Non c’è più nessun mezzo blindato delle forze dell’ordine ad ostacolare il passaggio, non c’è nessun timore di contestazione. Riecheggiano solo i dettami convinti di Reja e le “uscite” bizzarre di Berni: “Allungati di più broccolo”, urla il vice Muslera all’indirizzo di Brocchi. L’ex rossonero ha appena fallito una grande chance a tu per tu con Bizzarri.

E’ l’atto finale della seconda seduta di giornata, quella in cui il lavoro prevalentemente atletico andato in scena in mattinata è sfociato in una serie di esercitazioni tattiche attacco contro difesa, che ha visto protagonista una rosa ridotta all’osso. Tra nazionali in giro per l’Europa – Muslera, Gonzalez, Lichtsteiner, Kozak e Mauri – ed infortunati di breve e lungo corso, sono ben 11 i calciatori indisponibili. Oltre a Radu (sta curando a Verona la lesione al polpaccio), Meghni (contrattura), Diakitè (frattura alla tibia), Foggia (contusione al piede) e capitan Rocchi, che prosegue il lavoro differenziato e non sarà arruolabile neanche per Napoli. Ha disertato il lavoro in campo anche Cristian Ledesma.

STOP LEDESMA, OTTIMISMO PER IL PARMA – L’argentino deve ancora scontare l’ultimo turno di stop inflittogli dal giudice sportivo, ma al San Paolo non sarebbe stato comunque disponibile. E’ l’ultima vittima di un elenco di infortunati che sta complicando oltremodo la missione di Reja. A svelarlo sono stati gli accertamenti strumentali a cui si è sottoposto ieri presso la clinica Paideia. Il fastidio al flessore della coscia destra era insorto sul finire della scorsa settimana, ora è nota anche la causa: “Lesione muscolare di primo grado”, recita il bollettino medico, che tradotto in soldoni imporrà il numero 24 ad uno stop di circa 10-15 giorni, che di fatto tiene tutti in apprensione anche per il match del 10 aprile contro il Parma. Lo staff sanitario predica ottimismo: “Visto le sue capacità di recupero già dimostrate in passato siamo certi che brucerà i tempi anche questa volta“, ha fatto sapere in serata il medico sociale Salvatori. Quel giorno non ci sarà certamente neanche lo “stangato” Matuzalem, così come contro gli azzurri di Mazzarri.

HERNANES VOLANTE MA SCORTATO DA BROCCHI – In cabina di regia è emergenza, non ci saranno cervelli pensanti a guidare la Lazio: da qui l’ipotesi di un ulteriore arretramento di Hernanes, che già in posizione di intermedio (contro Sampdoria e Cesena) ha palesato limiti, non solo di natura fisica ma anche di mentalità. Nel dna del Profeta ci sono solo vaghi cromosomi di predisposizione alla fase difensiva, tra l’altro è stato lo stesso Reja a ricordarlo: “Le cose migliori le produce quando può agire vicino all’area di rigore, può fare la mezz’ala o il trequartista”, ha spiegato non più tardi di venerdì corso. Di certo non poteva immaginare ad un nuovo colpo di testa di Matuzalem, che ora di fatto apre lo stato di crisi.

Tutto ruoterà intorno alla scelta del modulo: le possibilità di assistere ad un Hernanes in versione “volante” solitario sarebbero discrete (ci sarebbe anche la soluzione Brocchi, che in quel ruolo si è già disimpegnato ai tempi del Milan) in caso di conferma del 4-3-1-2. Ma la sensazione, e le prime esercitazioni tattiche della settimana sembrano legittimarle, è che nelle intenzioni di Zio Edy ci sia il ritorno al 4-2-3-1. Un assetto che, oltre a permettere una maggiore copertura delle corsie esterne (con Maggio e Dossena o Zuniga sono tra i punti di forza del Napoli), garantirebbe anche maggior filtro nella zona centrale del campo, dove spesso transita Hamsik. Pensare che il talento di Recife possa contenere le sfuriate dello slovacco è quasi utopia. Maggiore protezione sarebbe garantita con l’affiancamento di Brocchi. L’ex rossonero ed Hernanes in mediana, con Gonzalez, Mauri, Sculli sulla trequarti: questa sembra l’ipotesi più probabile, a meno che Reja non decida di coprirsi ancor di più inserendo al fianco di Brocchi il recuperato Bresciano (ieri ha svolto entrambe le sedute). In questo caso, il brasiliano tornerebbe sulla trequarti. Prime ipotesi in cerca di conferme nei prossimi giorni.

TORNA FLOCCARI, MA IN CASO DI 4-2-3-1 ORA E’ DIETRO A ZARATE – In avanti la certezza si chiama Mauro Zàrate. All’andata contro i partenopei agì per la prima volta da unico riferimento offensivo, proprio nel 4-2-3-1 ed i risultati furono devastanti. Un gol ed un assist per Floccari. E’ proprio il calabrese la nota lieta di giornata. La contrattura al flessore che l’ha estromesso con il Cesena è stata definitivamente smaltita. Ha onorato tutte le fasi del doppio allenamento, ora ha più di una settimana per convincere Reja a puntare anche su di lui. Anche in questo caso, però, tutto ruoterà intorno alla disposizione tattica che verrà scelta: con tre trequartisti ed una punta il posto è del numero 10, che anche nelle esercitazioni tattiche odierne è stato sempre schierato in avanti. Il calabrese rinvia il problema e si concentra solo sul lavoro: “Dopo due giorni di riposo abbiamo fatto un buon lavoro sia fisico che tattico. Come sempre quando si ricomincia a lavorare è sempre dura, ma c’è molta voglia di continuare un cammino che fino ad ora è stato davvero buono”, ha spiegato l’ex Genoa a Lazio Style Radio. Oggi ancora una doppia seduta, sabato mattina probabile amichevole in famiglia.

[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]