“È la classica partita dove abbiamo tutto da perdere e di conseguenza, se vogliamo crescere, dobbiamo affrontare anche questo tipo di partite – spiega Rossi introducendo la sfida col Benevento -. A che punto siamo con la preparazione? Difficile dare una percentuale, dipende da come stiamo smaltendo i carichi di lavoro. Per questo sono curioso di vedere questa partita”.
Sul mercato, il tecnico riminese poi prosegue: “Io sono partito dalla base dell’anno scorso. Se volevo cambiare il sistema di gioco, avrei dovuto cambiare diversi giocatori e buttare via sei mesi di lavoro. Abbiamo preso dei ragazzi che secondo me hanno qualità. Su questo sto lavorando, perché voglio avere una squadra che sfrutti la sua caratteristiche. È chiaro che mi piacerebbe giocare anche bene a calcio e avere una squadra sbarazzina. Vedendo lavorare i ragazzi, dico che lo spirito è quello giusto: pensano che la Sampdoria sia una squadra importante è un punto di arrivo. Altri, che magari non lo pensavano, li abbiamo lasciati andare”.
A tenere banco è poi il tema del centrocampo a cinque, il cui quintetto di partenza è forse ancora da decidere. “Un’idea ce l’ho, solo che io posso avere delle sensazioni, ma è la partita che mi dà l’esatto metro della sensazione – risponde Rossi -. Ho bisogno della fotografia e sarà la partita a darmela”.
“Questo è il primo anno dopo tre che inizio dall’inizio – prosegue il mister parlando del suo rapporto con la Coppa Italia -. In Italia ci sono due competizioni: Campionato e Coppa Italia: sta a noi cercare di onorare al massimo queste due competizioni. Mi sembrerebbe sciocco snobbare una competizione che ti fa alzare un trofeo, fermo restando che è chiaro che ci sono squadre più forti di noi. Cercheremo comunque di onorarla al meglio”.
Un plauso va poi ai tifosi, che si sono abbonati in massa anche quest’anno. “Devo ringraziarli – specifica Rossi -. In questo calcio molto mediatico e patinato, di solito se non compri il giocatore che accende la fantasia, il tifoso non si abbona. Questo la dice lunga sull’intelligenza del tifoso della Sampdoria e sulla responsabilità che noi abbiamo nei loro confronti. Non avevo dubbi comunque sull’amore che provano nei confronti della squadra. Loro lo fanno per la maglia e per questo noi dovremo onorarla. Chiedo solo di avere un po’ di pazienza, perché stiamo lavorando anche per loro”.
Scherzando, in chiusura l’allenatore dice la sua sul presunto “caso” legato alla situazione di Sergio Romero, definito da Rossi come “il portiere della Sampdoria”. “Romero in questo momento ha un problema muscolare – tiene a precisare il mister -. Poteva allenarsi, ma gli dà fastidio calciare. E visto che un portiere deve anche calciare, non potevo rischiare nelle amichevoli. Accertato questo problema, quando starà bene tornerà al suo posto”.
[Stefano Orengo – Fonte: www.sampdorianews.net]
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