Rossi: che freddezza dagli 11 metri

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logo-fiorentinaFrancesco De Gregori cantava “Nino non aver paura di sbagliare un calcio di rigore, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia”. Beh, anche se fosse giudicato dalla sua abilità dal dischetto, Giuseppe Rossi verrebbe comunque elevato al rango di campione. Lo testimonia la sua freddezza da serial killer di questa stagione che gli ha permesso di andare a segno 6 volte su 6 tentativi dagli undici metri contro Inter, Juventus, Napoli, Sampdoria, Hellas Verona e Torino. Un bel biglietto da visita anche in vista dei mondiali, dove tradizionalmente la freddezza dagli undici metri è stata crocevia delle sorti azzurre. Giusto Cesare?

Tra le vittime di Rossi in questa stagione, i tre portieri più quotati della A: Handanovic, Buffon e Reina. Il primo noto para-rigori (circa un terzo quelli salvati), il secondo considerato ancora tra i top a livello mondiali ed il terzo autore della prima parata su Balotelli dagli 11 metri dopo la serie impressionante di 21 rigori consecutivi messi a segno dal numero 45 del Milan. Ma al di là dei centri in viola, Pepito non è certo da considerarsi uno specialista dal dischetto dell’ultima ora: contando anche i rigori calciati con la maglia del Parma, è riuscito a collezionare 7 centri su 8 tentativi in Serie A (un solo tiro neutralizzato – con la maglia del Parma nel 2006/2007 – dall’allora portiere della Reggina Campagnolo), un dato invidiabile.

I numeri restano ottimi anche se si include l’esperienza Rossi in Spagna al Villarreal contando anche i rigori calciati nelle competizioni europee con la maglia dei Sottomarini Gialli: appena 5 errori su 32 tentativi, una percentuale di realizzazione in carrira pari a circa l’85% ben sopra la media generale che si attesta approssimativamente sul 70%. Moyà (Mallorca) ed il già citato Campagnolo, sono gli unici due portieri a potersi vantare di aver parato un rigore a Pepito. Gli scongiuri del caso sono d’obbligo, l’ardua caccia ad un ipotetico ed improbabile punto debole di Rossi continua.

[Alessio Crociani – Fonte: www.violanews.com]