C’eravamo lasciati un po’ all’improvviso. Quando Moggi comandava e si prendeva gioco dei giornalisti, divertendosi a smentire quello che magari aveva concluso mezz’ora prima. Adesso me lo ritrovo qui, nel sito più amato dagli avventurieri del mercato, un milione di amici al giorno, dove persino Pierpaolo Marino fa il giornalista e mi sembra tutto così strano, abituato io a rincorrerlo per giorni interi nei garage dell’hilton a caccia di un indizio. Sono tornato, scusate il ritardo.
Sono tornato nel giorno in cui l’Inter riparte da Don Rafa per dimenticare Mou. Branca l’aveva puntato da subito mentre il suo presidente pensava (e pensa ancora, per l’Inter del futuro) a Guardiola prima e Hiddink poi, passando per Capello che, diciamolo chiaramente, l’Inter l’ha un po’ utilizzata per farsi togliere la clausola e lavorare tranquillo fino a Euro 2012. Non era convinto Moratti, non lo convinceva l’aspetto manageriale di Benitez, perchè la premier non l’ha mai vinta pur spendendo un sacco, qui però non avrà bisogno di costruire ma solo di mantenere l’Inter ai vertici. Buona fortuna.
Anche a Max Allegri che dovrà rilanciare il Milan senza poter fare un mercato da protagonista. L’ultima idea per la porta si chiama Doni (se Storari va alla Samp), per l’attacco invece si chiama Giuseppe Rossi, tutto dipende da Huntelaar che ha già rifiutato Tottenham e Wolsburg, attenzione pero’ alla Fiorentina e al suo mago Pantaleo disposto a fare follie per il grande escluso di Lippi. Ci assicurano che Corvino si giocherebbe anche tutto il tesoretto per Rossinho, l’ultima parola spetta a lui, Milan o Fiorentina. E occhio al solito Tottenham. Mentre il Rubin e’ stato gia’ respinto nonostante la solita offerta faraonica, 4 milioni per 5 anni. Beati loro che ce li hanno.
Mi piace la Roma, Prade’ fa i miracoli (Adriano) senza soldi, mi aspetto la cessione di Mexes (in arrivo Luisao) perché un po’ di cassa va fatta e qualche altro colpo (Caceres, il riscatto di Burdisso, forse Bellini, piace anche Valdes) potrà così essere completato. Mi piace anche il silenzioso Palermo: Pinilla, Maccarone, adesso Clerc (l’ho visto all’Hilton: un ragazzone dal sorriso contagioso, l’Italia lo affascina, grande Sabatini se lo prende e non solo perchè a parametro zero). Mi incuriosisce il Genoa con Toni, Donadel, forse Brighi e Sorrentino che torna in pole dopo il rifiuto di Romero.
E mi intriga la Lazio che rischia però di perdere Pasqualino Foggia in partenza per la Russia dove deciderà con la famiglia se accettare la superofferta dello Spartak. Della Juve poi, naturalmente, ne avremo da scrivere: Diego verso l’Amburgo (Aogo nell’eventuale operazione), il sogno-Dzeko (che non e’ più contento dei suo procuratori bosniaci e vuole cambiarli), il progetto Bonucci, il colpo Krasic (Marotta è in partenza per Mosca dove conta di chiudere l’affare). Così come spero parleremo a lungo del Napoli. Al quale chiediamo pero’ solo un po’ di chiarezza pubblica su programmi e strategie. Perché se Gila e Pazzini o Amauri e Cavani non arriveranno e’giusto dirlo. Aspettiamoci allora nuovi Hamsik e futuri Lavezzi. Napoli saprà comunque amarli e coccolarli. Basta saperlo. E non illuderla.
[Gianluca Di Marzio – Fonte: www.tuttomercatoweb.com]
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