Dopo mesi di trattative, rifiuti, dispettucci, conferme e smentite siamo finalmente arrivati al rush finale di mercato. Mercoledì alle 19 verrà chiusa ufficialmente la sessione di mercato estivo, e così si potrà finalmente restituire il ruolo di protagonista del mondo del calcio al suo legittimo titolare, il pallone. Prima però, in questa due giorni che separa dalla conclusione del mercato, si potrà assistere a trattative last minute, colpi di scena, ma sopratutto nomi accostati a qualsiasi squadra. L’agente di Tizio si ferma a bere un caffè con il dg della squadra y? Comproprietà! Insomma, con il pretesto che nelle ultime ore di mercato può succedere di tutto, si dirà e si scriverà di tutto.
Le ultime ore del mercato del Cagliari sembrano lasciare ben poco spazio alla fantasia. L’interessamento del Napoli per Astori è stata questione di poche ore, giusto il tempo di allarmare i tifosi. Cellino ha detto no, lasciando uno spiraglio a De Laurentis per la prossima stagione. La possibile offerta della Juventus invece va a cozzare con semplici e intuitive considerazioni tattiche: alla ricerca di un centrale giovane e forte (qualità non riconosciute allo strapagato Bonucci), i bianconeri vorrebbero davvero investire tanto (se Bonucci è stato pagato 16 mln Astori non può certo partire per una manciata di noccioline) su un centrale mancino che giocoforza dovrebbe fare la riserva di Chiellini o, nella migliore delle ipotesi, soffiare il posto al futuro capitano juventino? Un’opzione molto difficile da considerare.
Scongiurando dunque la partenza di Astori, Cellino e Marroccu, dopo aver risolto la questione Sau-Burrai (tornati a Cagliari e ceduti in comproprietà al Bari), sono immersi nella chiusura delle trattative per rinforzare il centrocampo. Lo snodo delle trattative è rappresentato da Biondini: se il rosso centrocampista dovesse lasciare Cagliari per Lazio o Cesena, allora i rossoblu dovrebbero ricorrere a un doppio acquisto. Se invece Biondini dovesse rimanere a Cagliari, allora si renderebbe necessario un solo arrivo. Per questo motivo, sui nomi di Parolo, Rui Sampaio e, ultimo in ordine di tempo, Tissone, regna una certa incertezza. L’impressione è che il portoghese possa arrivare in ogni caso, mentre l’arrivo degli altri due implicherebbe la cessione di Biondini. Il braccio di ferro col Cesena per l’acquisto di Parolo peraltro è di vecchia data e non accenna a pervenire a una soluzione: un’estate intera a trattare come in una partita a scacchi. La dirigenza cesenate lo valuta alla stregua di un mediano con esperienza europea, mentre il Cagliari si rifiuta giustamente di concepire certe cifre. Il costo delle operazioni Aquilani (Milan) e Poli (Inter), dovrebbero giocare a favore di Cellino, che può utilizzarli come argomenti validi per provare l’eccessiva valutazione data da Campedelli a Parolo. Sull’altra sponda invece si utilizzano le piste estere per tenere alto il prezzo: così spunta fuori l’interesse dell’Amburgo, che con Parolo vorrebbe sostituire Elia. Trovare affinità tattiche tra un esterno offensivo come Elia e una mezz’ala di qualità e quantità come Parolo è di certo un’impresa.
Parolo, Rui Sampaio, Tissone. Con l’incognita Biondini. Attorno a questi nomi ruotano gli ultimi due giorni di mercato del Cagliari. Con un piccolo spazio da riservare a un nome nuovo, eventualità da non scartare quando di mezzo c’è Cellino. Ancora poche ore e sapremo su chi potrà contare Ficcadenti per la stagione prossima al suo inizio. Poi sarà calcio vero, finalmente.
[Niccolò Schirru – Fonte: www.tuttocagliari.net]