Sabatini-Luis Enrique: il futuro è iniziato

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Un nuovo corso. Da oggi per tanti tifosi comincia forse l’ennesima pagina della storia della Roma. Una pagina che in tanti sperano vincente, con nuovi dirigenti all’altezza della situazione, uniti con la squadra e il tecnico per un unico obiettivo. E non a caso a presentare questo nuovo corso c’era Walter Sabatini.

Oggi, davanti ai cronisti, poteva sembrare un uomo solo, ma non è stato così. Non serve avere tutto l’organico al proprio fianco, fisicamente, per sentirsi forti. Lui lo ha dimostrato con le parole, con la lucidità di chi ormai è navigato ma che al tempo stesso ha quella emozione e paura dei debuttanti che ti fa amare il lavoro che svolgi tutti i giorni. Tante sigarette fumate quante le parole che sono volate via ad “illuminare” le menti dei giornalisti e dei tifosi. C’era attesa ed è stata ripagata al meglio. Nessun proclama eccezionale, niente fronzoli, solo la pura e semplice verità, o per meglio dire una semplicità disarmante. Il nuovo ds ha tracciato le linee guida del nuovo corso, fatto di nuova mentalità organizzativa e tecnica. Ma non solo: un avviso è stato recapitato a tutti i giocatori. Serve chiarezza e spirito di abnegazione per chi vuole rimanere alla Roma. E per questo Sabatini lavorerà da subito, per capire chi sarà del progetto o meno. A partire da Menez e Vucinic. Ma non saranno gli unici. Perché l’obiettivo numero uno sarà il portiere. Bisognerà capire il destino di Doni e poi agire sul mercato. Difficile che il brasiliano rimanga. Stesso destino forse per Julio Sergio, mentre per ora l’unico sicuro di rimanere sembra Lobont. Tutto sembra portare però verso Viviano, sul quale però si sta per scatenare un’asta tra Inter e Bologna per la comproprietà.

Il portiere dunque come primo colpo, al quale seguiranno almeno altri 4-5 acquisti mirati. Un mix di talento e giovinezza per svecchiare una rosa ormai logora nella testa e nelle gambe. E allora ecco continuare la caccia a Lamela. Confermato dallo stesso Sabatini in conferenza, l’argentino è una delle prime scelta della dirigenza giallorossa. Sì, ma senza esagerare. Non c’è un vero e proprio budget: DiBenedetto con il suo “fai calcio” a Sabatini ha detto tutto. Di costruire una squadra vincente sì, ma con giudizio, che è ben diverso dalla “parsimonia” (se così vogliamo definirla) delle ultime stagioni. Tanti i nomi tra cui scegliere. Davanti rimane calda la pista che porta al giovane Bojan Krkic. Il procuratore spinge per un futuro in giallorosso, mentre intanto il talento blaugrana ha già rifiutato Betis e Udinese. A centrocampo rimangono i nomi di Alvarez e Fernando del Porto, mentre perde quotazioni Kranjcar, oltre ad Aquilani. Ma in questo caso siamo solo nell’ambito dei sogni. Per le fasce, messo in stand-by per ora Clichy, ecco spuntare Mesto del Genoa, con Greco in direzione dei rossoblu come contropartita tecnica.

Una conferenza stampa quella di Sabatini che per poco ha fatto passare in secondo piano l’arrivo a Roma di Luis Enrique. Sbarcato nella Capitale, il nuovo tecnico giallorosso ha visitato il centro di Trigoria con il suo staff e non è mancato l’incontro con Francesco Totti, tornato dalle vacanze proprio per dare il benvenuto allo spagnolo. Già, poteva passare in secondo piano tutto questo, ma non è stato così. Per lui però nessun arrivo spettacolare, ma quasi nella tranquillità più totale. Forse quella che serve ad un ambiente troppo spesso “eccitato”. Ci vuole “calma e sangue freddo”, recitava un successo pop di qualche anno fa. E ce lo auguriamo tutti per questa nuova alba giallorossa. Un’alba vincente.

[Daniele Petroselli – Fonte: www.forzaroma.info]