Momo Salah – Il Re d’Egitto pronto a conquistare l’Europa

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Doppietta nel match d’andata contro la Roma e 43 gol in 47 partite per l’egiziano che sta vivendo una stagione pazzesca col Liverpool e non solo.

LIVERPOOL – Se nelle elezioni presidenziali in Egitto del 2018 prendi 1 milione di voti e sei un calciatore vuol dire che la normalità non può far parte della tua personalità. Se nell’arco di una stagione infili la sfera nella rete 43 volte in 47 partite vuol dire che 9 mesi cosi, probabilmente, non li rivivrai nemmeno se dovessero ripetersi per millenni. Caso? No. Abnegazione? Nemmeno. E’ talento, utopisticamente sbocciato un filino in ritardo, quello di Momo Salah che, nella piovosa serata di Liverpool, ha messo ancora il timbro, rosso fuoco, sulla semifinale di andata di Champions League contro la Roma. In realtà i timbri sono stati due, tanto per restare nella media, nello spazio di pochi minuti. Gesti di bellezza sopraffina a rimarcare ancor di più l’annata stratosferica che sta vivendo l’ex calciatore della Roma.

Due acuti: il primo è un vero e proprio capolavoro di balistica e precisione con quel mancino ad infilare la sfera nel sette, nello punto esatto in cui incrociano quelle masse d’aria che il portiere può solo sfiorare. Il secondo è un soffio mancino, un colpo sotto a scavalcare la sua ex squadra, le braccia aperte a chiedere quasi perdono alla sua ex tifoseria mentre Anfield impazzisce di gioia. E’ l’ennesima serata pazza, alla Klopp, di un stagione senza senso (in positivo sia chiaro) per l’egiziano che, dopo aver trascinato praticamente da solo l’Egitto ai Mondiali, vuole assolutamente lo scettro d’Europa mettendosi a capo del pazzo Luna Park targato Klopp. Dal rosso dell’Egitto a quello del Liverpool, rette coincidenti in un momento di carriera paradisiaco per Salah che non è mai stato così vicino a respirare l’odore dell’oro.

Pallone D’Oro? Esatto, perché se dovesse accadere quello che tutti stiamo pensando e, se al Mondiale il 10 e il 7 dovessero steccare, allora ci sarebbero grosse possibilità per la freccia tricolore col numero 11. Ipotesi, certo, ma non così distanti da quella realtà che ci offre un calciatore cristallino, cresciuto in maniera esponenziale soprattutto negli ultimi sedici metri dove quest’anno non perdona quasi mai. Liverpool è pazza di lui, la Kop e Klopp si affidano al Re Egiziano per fare scacco matto all’Europa.