Samp-Crotone 2-0: il minimo risultato con il massimo sforzo

247 0

La Sampdoria pone fine all’astinenza da vittorie casalinghe, che durava dal 4 settembre, giorno del 6-0 rifilato ad un Gubbio in doppia inferiorità numerica, sconfiggendo per 2-0 un Crotone reduce da cinque risultati utili consecutivi. I 3 punti salvano la panchina di un Atzori in bilico e che ha affidato le ultime chance di permanenza alle giovani leve: dal 1’ dentro Fornaroli, Obiang e Soriano per Maccarone, Palombo e l’acciaccato Bentivoglio, in difesa si rivede Volta. Sull’altro fronte Menichini si affida a Djuric come unico punto di riferimento offensivo, supportato dagli inserimenti di De Giorgio e Mazzotta sugli esterni.

L’inizio blucerchiato è piuttosto convincente: Castellini con una bordata da fuori costringe Bindi a rifugiarsi in corner, nello svolgimento del quale Obiang cerca da fuori il bersaglio grosso, la sfera termina a lato. La risposta dei calabresi porta la firma di Vinetot, il cui colpo di testa, su punizione battuta da Loviso, avrebbe potuto comportare maggiori pericoli. In cabina di regia Soriano e Obiang sembrano trovarsi a loro agio, ognuno tiene bene la posizione, Semioli e Foggia si sbattono sugli esterni anche se spesso la confusione prevale sulla precisione, in avanti Bertani e Fornaroli provano più volte il fraseggio sullo stretto. Al 12’ l’ex Novara, proprio su iniziativa dell’uruguayano, colpisce la parte alta della traversa da posizione defilata, ma l’azione era viziata da una posizione di offside.

Il legno colpito dalla Samp porta il Crotone in avanti e a sfiorare il vantaggio con Djuric, la cui conclusione a botta sicura nel cuore dell’area di rigore, su servizio operato da De Giorgio sulla destra, viene ribattuta sul più bello da Rispoli lesto ad immolarsi con perfetto tempismo.  Su capovolgimento di fronte Foggia, tra i pochi a provare la verticalizzazione, trova Fornaroli in posizione regolare, ma l’uruguayano, a tu per tu con Bindi, perde clamorosamente il momento della battuta e finisce per sprecare un’occasione d’oro. Dopo un tentativo da fuori operato da Obiang, attorno alla mezz’ora ecco un’altra buona chance per El Tuna, il quale però sbuccia al limite dell’area su invitante sponda di Bertani imbeccato da Foggia.

L’ex esterno della Lazio resta tra i più attivi e, dopo aver provato senza frutto il gran goal su punizione, propizia l’autorete di Abruzzese al 40’, cercando dall’out sinistro il guizzo di Bertani nel cuore dell’area con un traversone a giro. Sampdoria in vantaggio con un pizzico di fortuna, è una liberazione. Nell’intervallo Menichini toglie Loviso inserendo Calil e al 60’ si gioca la carta Sansone per De Giorgio. Si tasta la paura della Samp che arretra eccessivamente il proprio baricentro e il Crotone ci crede: Djuric, servito da Maiello, di testa non trova lo specchio della porta a tu per tu con Romero, che fa buona guardia sui tentativi da fuori firmati Maiello e Calil.

Attorno al 65’ finalmente la Samp torna ad affacciarsi dalle parti di Bindi; Fornaroli ci prova in mischia, ma cincischia e si fa respingere la conclusione, Volta ci prova di testa su cross di Foggia dalla sinistra ma non impensierisce il n°1 ospite. I primi cambi blucerchiati arrivano al 78’: dentro Laczko e Foti per Foggia e un Fornaroli vittima di crampi. È proprio l’attaccante siciliano a chiudere la pratica Crotone insaccando da due passi a porta sguarnita su perfetto assist di Bertani scattato sul filo dell’offside.

Nel finale c’è spazio anche per Padalino, la cui velocità mette seriamente in crisi un Crotone esausto: prima serve una palla d’oro a Bertani che in girata conclude sul fondo, poi sfiora il tris superando Bindi in uscita con una palombella destinata però sul fondo.  Al triplice fischio finale il pubblico blucerchiato si gode il gusto della vittoria casalinga, un sapore che si faticava a ricordare, 3 punti importanti per morale e classifica, ma in 3 giorni si è riscontrato soltanto qualche segnale in più in termini di grinta e carattere, roba d’ordinaria amministrazione che diventa di straordinaria in un contesto di enorme difficoltà come quello blucerchiato post Nocera.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]