Sulla Lazio: “É una squadra che la classifica, e soprattutto il trend di questi anni, dice che con lo stesso anno è arrivata quarta. Significa che è una delle squadre più forti d’Italia. Bisogna avere la giusta arroganza degli umili”.
Sul trequartista: “Loro hanno giocato in passato col 4-3-1-2 e poi col 4-3-3, non mi discosterò da questo”.
Su Palombo: “Palombo sarà fra i convocati. Io parto dal presupposto che se uno ha delle capacità e le ha fatte vedere, ci sono le qualità”.
Sull’infermeria: “Grossissimi problemi non ce ne sono. Lì è sempre la testa che comanda le gambe. Non ho mai visto una squadra che all’inizio del campionato faccia male, poi i problemi arrivano dalla seconda”.
Su cos’ha detto ai ragazzi: “Gli ho detto che mi vengo a mettere a loro disposizione a patto che loro si mettano a parte della mia squadra: ovvero la Samp. Io vado in difficoltà quando un giocatore cura i suoi interessi personali a scapito della squadra. Io accetto la sconfitta ma non la mancanza di spirito nei confronti della squadra e dei compagni. Non voglio che si mettano a mia disposizione ma a disposizione della squadra”.
Su come sta il gruppo: “Bene, devono giocare a calcio: fanno il lavoro più bello del mondo, in una delle città più belle d’Itaila”.
Su eventuali problemi del gruppo: “Ogni gruppo e ogni situazione ha una storia a se. Io, ripeto, posso avere delle sensazioni in questi 4 giorni, ma la vera prova è il campo”.
Sulla squadra: “Onestamente penso che l’idea ce l’ho, però sarei un presuntuoso se in 4 giorni vi dissi che avessi capito tutto. Non posso stravolgere completamente il loro modo di giocare. Non so se metterò qualche piccola modifica, però non penso di cambiare radicalmente. Ho bisogno del riscontro del campo. Dalla partita di domani non mi aspetto che giochino come voglio io, penso che col tempo questo potrà avvenire. Ho visto grande disponibilità da parte di tutti, sono stato accolto molto bene dalla squadra. Mi auguro di ripagare questa fiducia: dalla società lo sapevo, dai tifosi non me l’aspettavo così bella. Domani mi auguro che la mia squadra cerchi di giocare a calcio soprattutto con la massima intensità. Non vorrei che giocassero una partita e che escano con la maglia sudata, anche negli errori”.
[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]
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