Sul fatto che l’Inter possa sottovalutare la Samp: “No, purtroppo. Non credo. Farebbe un grande errore. Sanno che devono recuperare terreno, sanno che devono rimanere attaccati al vertice, sanno che la Samp non viene da ottimi risultati. Non penso che loro incappino in questa presunzione”.
Sulla moviola in campo: “Sarebbe stato di grande aiuto domenica. Però sono contrario se non per le situazione del gol-non gol o per situazioni particolarmente eclatanti. Mi sembra che si vada però verso questa strada”.
Su Maxi: “Maxi sa quello che deve fare. E’ stato importante all’inizio della stagione e ha fatto reti importanti, ma come ho detto nel post-Cagliari, devo stimolarlo ogni partita”.
Su Cassano: “E’ vero che i ragazzi lo conoscono bene, ma è altrettanto vero che Cassano conosce i difensori della Samp. Da questo punto di vista il conoscersi non credo possa limitare un giocatore come lui, che ha nei suoi piedi grande qualità e in qualsiasi momento può fare la giocata e farti del male”.
Sull’Inter: “Massimo rispetto per l’Inter. E’ composta da tanti campioni, sarà un piacere andarsi a confrontare con loro, poi Milito, Cassano e Palacio sono tre grandi calciatori”.
Sul ruolo di Eder: “Ho visto altre formazioni, ad esempio del Catania, che ha tre giocatori dotati, ha Gomez che spesso va a raddoppiare accanto a Marchese vicino alla bandierina. Questo è un lavoro che Eder può fare, ha facoltà di entrare fra le linee, di giocare vicino alla prima punta, di attaccare la profondità e continueremo a lavorare anche oggi su questo”.
Sul modulo: “Non abbiamo molto tempo a disposizione per cambiare qualcosa. In questo periodo leggo quelle che sono delle critiche, alcune giuste, altre infondate e fuori da ogni di senso logico. Leggo che va cambiato il modulo: lavoro da tre mesi su questo modulo e non ho la bacchetta magica per cambiare in un giorno il modulo. Le valutazioni spesso si fanno da fuori, non si conoscono i ragazzi e le attitudini e ognuno si sente libero di esprimere le proprie opinioni. Si parla di 4-4-2: datemi gli esterni. Si parla di un 4-3-1-2: l’unico giocatore che ha quelle caratteristiche è Juan Antonio che era tanto che è fermo. Quindi prima di sparare delle cavolate, che uno rifletta”.
Sullla squadra: “La squadra è molto giovane. Io vedo che la squadra sta dando tutto. Non ci dobbiamo dimenticare che il momento difficile che stiamo attraversando è coinciso con diverse squalifiche, alcune delle quali evitabili, a degli infortuni e quindi questo non ci ha permesso di essere nelle migliori condizioni, fermo restando che chi ha giocato ha fatto la proprio parte”.
Sulla trasferta a San Siro: “Visto il momento non credo che dobbiamo pensare di stare tanto sereni. E’ un impegno contro una fornazione che attraversa un ottimo momento, ma noi abbiamo necessità di fare punti. Dobbiamo avere la giusta attenzione. Dobbiamo andare a Milano per cercare di mettere in diffiicoltà l’Inter, consapevoli di avere di fronte una squadra che in qualsiasi momento ti può punire”.
Sul turnover: “Ne abbiamo fatto abbastanza in queste giornate. Non penso di farne”.
Sugli infortunati: “Maresca e Obiang non sono a disposizione, stessa cosa riguardo a Krsticic e Pozzi. Maxi si allena regolarmente e sarà della paritta”.
[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]
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