È senza dubbio uno dei simboli della nostra amata Samp. È uno dei giocatori più amati dalla tifoseria blucerchiata. È la nostra Bandiera. È semplicemente Francesco Flachi. A margine della presentazione dell’asta per “Una scuola per Nico” il bomber fiorentino non si è sottratto alle domande della stampa presente all’evento, tra cui Sampdorianews.net:
Francesco, che effetto fa l’abbraccio con il presidente?
“Era da tanto che non lo vedevo, mi ha fatto piacere rivederlo e lo vedo in gran forma e spero che quest’anno possa esserlo di più dopo la vittoria ai playoff, nel campionato”.
L’ultima volta della B c’eri tu con Bazzani. Era un’altra Samp, un campionato difficile. Ma questo campionato, è forse ancora più difficile, perchè non si pensava che certe squadre potessero tenere fino in fondo.
“Sai, il campionato di serie B è sempre difficile. Più che altro è anche lungo. Ci sono sempre le squadre che partono già avvantaggiate, tipo il Torino, tipo com’era la Sampdoria, e poi ci sono sempre le sorprese. Il problema è che ci sono anche queste cose dei playoff, quindi è ancora più lungo, ma soprattutto è più difficile perchè sicuramente meno qualità, più corsa e più agonismo. Quindi delle volte la grossa squadra con la piccola fa fatica perchè ci sono delle situazioni dove le squadre piccole mettono in difficoltà le grosse squadre”.
Non lo trovi ingiusto questa cosa dei playoff? Perchè tutto sommato una squadra che rischia di fare o quarto o quinta di non andare su. Una squadra che ha tirato per tutto il campionato si è vista andare fuori agli spareggi. “Sicuramente. Perchè i playoff sono partite più secche. Non puoi sbagliare perchè ti può creare dei problemi e poi è una cosa, mentalmente, che ti può creare a livello fisico, a livello un po’ di tutto, di tensioni e ti può creare dei problemi. Però io sto vedendo ultimamente che la Sampdoria sta facendo bene. Sta facendo alla grande, penso che se arriverà nei playoff, che arriveranno sicuramente, la vedo anche bene fisicamente. L’unica cosa che potrebbe qualche cosa alla Sampdoria è se il Pescara non va diretto”.
Come va la tua nuova vita senza Samp e senza calcio?
“Ma, la mia vita senza Samp dispiace. Dispiace un po’ tutto perchè nonostante ho 37 anni, se non avevo quel problema che sapete tutti, secondo me indossavo ancora questa maglia. Tornare a Genova è sempre bello, però c’è sempre questo rammarico, questo piccola cosa negativa. Però mi fa sempre piacere perchè nonostante gli 8 anni so quello che ho fatto, so quello che ho dato e penso che la gente di Genova lo riconoscerà sempre”.
Sarai in gradinata, sarai in tribuna? Dove sarai in questa partita? Perchè ci sara senz’altro?
“Già domenica volevo venire però ho un problema che ha la comunione la bambina. Quindi sono impegnato. Però ho già promesso ai ragazzi della gradinata che per i playoff e per la partita finale ci sarò”.
Genio e sregolatezza però sei sempre uno dei personaggi che sono rimasti nel cuore dei tifosi.
“Perchè io, si vede, ho sempre fatto le cose con il cuore. Non le ho fatte mai per me stesso. Quello che ho fatto, l’ho fatto per la Sampdoria, per me, per i miei compagni. Il massimo, ma per tutto, per una causa che è la Sampdoria”.
Se andassero su subito Torino e Pescara sarebbe meglio?
“Secondo me si. Però non bisogna prendere alla leggera perchè, tra le altre squadre, il Sassuolo non ho visto un gran calcio, però è una squadra che si chiude e riparte bene. Il Verona, sono gente navigata più che altro a ‘soffrire’ sia nel bene che nel male quindi possono creare problemi. Però a livello di qualità di gioco e di forma fisica penso che la Sampdoria in questo momento stia meglio di tutte”.
[Andrea Piras – Fonte: www.sampdorianews.net]