La Sampdoria sta vivendo il miglior periodo della propria stagione, ma la strada verso i play-off è ancora lunga e non mancheranno le insidie, dinanzi alle quali la truppa blucerchiata dovrà farsi trovare preparata e concentrata. In vista dell’importante sfida casalinga contro l’Ascoli, Sampdorianews.net ha avuto il piacere di contattare in esclusiva il doppio ex Enrico Nicolini:
Nic, nelle ultime settimane la Sampdoria ha cambiato marcia. Cosa ha contribuito all’inversione di tendenza? “La svolta è arrivata dopo la sosta di Natale in poi, grazie al lavoro di Iachini e ai giocatori arrivati a gennaio che hanno portato una ventata di serenità, rispetto a chi è stato poi ceduto loro non hanno vissuto i pregressi negativi e il conseguente alone di tristezza derivati dall’esperienza calcisticamente parlando drammatica dello scorso anno. Hanno uno spirito diverso, giocano con maggiore serenità e convinzione dei propri mezzi, chi più, chi meno, tutti stanno contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo play-off”.
Tra i giocatori arrivati nella rivoluzione di gennaio chi finora ti ha impressionato maggiormente? “Come rendimento Munari su tutti, Berardi ha fatto finora cose buone e altre meno, i pezzi da novanta sono ancora indietro, Juan Antonio, Renan, Eder non sono infatti al top della condizione psicofisica, non sono ancora all’altezza delle aspettative che la società aveva riposto in loro, ma stiamo parlando di giocatori di assoluto valore, nel tempo sicuramente lo dimostreranno”.
Foggia è uno dei giocatori tecnicamente più validi della rosa blucerchiata. Da lui si attende la giocata illuminante, il passaggio decisivo. Finora il suo rendimento ti ha soddisfatto, o in certe gare ha deluso le attese? “Foggia era arrivato come il pezzo da novanta del mercato estivo, un avvicendamento tattico non l’ha agevolato, le cose migliori le mostra giocando da esterno, Iachini ha portato avanti un atteggiamento tattico diverso che forse non lo esalta al massimo, ma si tratta di un giocatore importante, credo che possa ancora fare la differenza. Finora ha realizzato goal pesanti ad Ascoli, Grosseto e a Bergamo contro l’Albinoleffe, il suo rendimento non è stato magari eccezionale, ma sicuramente sta dando un valido contributo alla causa blucerchiata”.
Qualche commentatore aveva minimizzato l’importanza delle vittorie contro Verona ed Empoli, non analizzando in maniera obiettiva le difficoltà ad affrontare questi avversari. L’exploit dei gialloblu sul campo del Torino e il blitz dei toscani a Varese avranno forse fatto ricredere qualcuno… Sabato arriva l’Ascoli e sarà un’altra sfida assai ostica. “Le squadre che lottano per non retrocedere possono essere tecnicamente inferiori, ma non hanno nulla da invidiare sotto il profilo tattico e fisico, sono compagini predisposte alla corsa e pronte per la battaglia, non dimentichiamoci che nelle due partite esterne ha pareggiato 0-0 contro il Sassuolo e 1-1 a Reggio Calabria, al termine di una partita stradominata e condizionata nel finale da un rigore inesistente. L’Ascoli arriverà a Genova con le proprie difficoltà, ma con legittime possibilità di poter fare la partita, ma la Samp non può più perdere punti, sarebbe deleterio perdere ulteriore terreno.
La Samp deve affrontare ogni gara cercando di fare il meglio possibile, poi se come nell’ultimo turno alcuni risultati sono favorevoli tanto meglio, ad esempio la sconfitta interna del Varese contro l’Empoli non era pronosticabile. Anche contro squadre sulla carta alla portata ci sarà da sudare, il calcio in Italia è difficile, ogni avversario è preparato tatticamente e fisicamente. A questo punto della stagione i punti valgono doppio, ogni partita è una battaglia, in particolare sui campi del Sud. La Samp deve fare la corsa su se stessa e vivere alla giornata, affrontare ogni avversario come se fosse il primo in classifica. Non bisogna avere scadimenti di forza per cercare di ottenere sempre il massimo ed evitare nuovi passi falsi”.
[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]