Non si interrompono le interviste esclusive targate Sampdorianews.net per analizzare il delicatissimo momento attraversato dalla Sampdoria. Dopo Stefano Zaino del quotidiano La Repubblica, Maurizio Michieli di Primocanalesport e Paola Balsomini di Telenord, abbiamo avuto il piacere di contattare in esclusiva Paolo Paganini, stimato giornalista della redazione sportiva nazionale della Rai, nonchè grande esperto del calcio ligure:
“La possibilità di riprendersi ci può sempre essere, ma il problema è che la Sampdoria era partita con ben altri obiettivi, ora il fatto di ritrovarsi coinvolta nella lotta per non retrocedere può comportare delle difficoltà dal punto di vista mentale, serve un atteggiamento diverso, bisogna calarsi subito nella mentalità di lottare fino all’ultimo minuto, non perdere mai la concentrazione, essere sempre grintosi.
È fondamentale recuperare giocatori importanti come Palombo e Pozzi. Con i “se” e i “ma” è difficile fare delle analisi, ma è un discorso che parte da lontano, oltre al cambio dell’allenatore. La campagna acquisti-cessioni di gennaio ha stravolto completamente la squadra, sono partiti i giocatori più rappresentativi come Cassano e Pazzini senza sostituirli in maniera adeguata, la squadra ha subito un contraccolpo psicologico negativo, l’organico è stato fortemente indebolito, è questo il vero problema. Manca un punto di riferimento, è indispensabile la compattezza dello spogliatoio per uscire dal tunnel, bisogna giocare le prossime partite come fossero 8 finali.
A livello nazionale esiste la sorpresa in quanto gli addetti ai lavori da un lato non se l’aspettavano, dall’altro si tratta invece di una crisi annunciata, tutto nasce da un mercato di gennaio assolutamente sbagliato, era prevedibile che succedesse quanto capita in questo momento cedendo e non sostituendo a dovere dei campioni come Cassano e Pazzini, che peraltro sono stati pure venduti male sul mercato.
È una questione di mentalità, squadre come Lecce, Catania, Cesena e Brescia erano partite fin dall’inizio con l’obiettivo salvezza, per la Samp il problema consiste nel dover cambiare mentalità, sei passato dal conquistarti l’accesso al girone di Champions League ad agosto a lottare per un obiettivo come la salvezza nel mese di marzo. Bisogna tirare fuori gli attributi, io resto ottimista, sennò se le cose non andassero come ci auguriamo, sarebbe un disastro capace di creare un grande danno anche al calcio in generale e alla città di Genova. La Samp avrà in casa gli scontri diretti con Lecce e Brescia e il calendario delle altre non sarà agevole, dato che si sono riaperti anche i discorsi per lo scudetto e la Champions”.
[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]