Il mercato si è appena concluso, il campo dirà come si è lavorato, nel frattempo scocca l’ora per impressioni e pareri. Sampdorianews.net, sempre alla ricerca del meglio da offrire ai propri lettori, ha intervistato in esclusiva Paolo Paganini, apprezzato giornalista Rai e grande conoscitore dell’ambiente blucerchiato, per avere la sua analisi del mercato estivo doriano:
“La Sampdoria ha costruito una squadra competitiva, per gli addetti ai lavori è la squadra da battere, è una compagine tecnicamente buona in ogni reparto, a mio parere l’acquisto più importante è stato Gastaldello, perché i campionati di B, oltre ad avere qualcuno che là davanti te la butti dentro, si vincono con una difesa bloccata e solida.
Il fiore all’occhiello della squadra è comunque il reparto offensivo, adesso vedremo il lavoro di Atzori, il cui compito principale sarà psicologico, perché la squadra, al di là degli schemi e delle qualità tecniche, si porta ancora dietro le scorie della retrocessione, meglio spazzarle via, altrimenti si rischia di non reagire alle prime difficoltà come già avvenuto nello scorso campionato, bisogna azzerare le paure e i problemi psicologici.
L’acquisto di Foggia è importante, anche a Livorno si è notata l’assenza del giocatore dell’ultimo passaggio, quello che erano stati in passato Flachi e Cassano. Foggia ha le caratteristiche tecniche per saltare l’uomo, creare la superiorità numerica, è un ottimo giocatore, deve soltanto calarsi nella realtà della B, caratterizzata da corsa e agonismo.
L’operazione Romero è sicuramente importante anche in termini di prospettiva, l’unico handicap pare essere legato ai vari impegni con la Nazionale, per il resto è sicuramente un portiere di assoluto livello. Poli poteva essere trasferito meglio? Forse sì e probabilmente andava dato ad una società che poteva garantirgli una certa continuità di gioco, l’Inter ha tanti impegni, è vero, ma è chiuso da giocatori di grande livello internazionale come Thiago Motta, Stankovic, Cambiasso, Sneijder, lui ha bisogno di giocare, anche in prospettiva. La formula del prestito lascia un po’ di perplessità, ma ci si interroga anche sulla scelta a monte: aveva bisogno di una squadra nella quale avesse lo spazio per esprimersi e poi se bisogna cederlo, era giusto trasferirlo a cifre importanti.
Le bandiere ormai nel calcio di oggi si contano con le dita di una mano, forse nemmeno… Totti, Del Piero e appunto Palombo. La scelta del capitano doriano ha ancora più valore, perché stiamo parlando di un giocatore nel giro della Nazionale che ha sposato la causa del Doria anche in serie B, compiendo una scelta importante.
L’aspetto comune tra tutte le squadre che vincono il campionato cadetto, compresa la Sampdoria di Novellino, è una difesa solida e ben bloccata, oltre ad un attacco in grado di fare la differenza a suon di goal. Per Atzori, un tecnico in rampa di lancio, è l’esame di maturità e bisogna augurarsi, per lui e i tifosi blucerchiati, che lo passi brillantemente. L’organico c’è, sarà fondamentale, al di là dei valore, riuscire ad inculcare nei giocatori la mentalità vincente perché la Sampdoria viene attesa da ogni avversario come la squadra da battere, servirà molta personalità”.
[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]