Categorie: SampdoriaSerie A

Samp-Psv 1-1: a Cacciatore risponde Dzsudzsak al 90′

Per la prima sfida di Europa League del girone, che sulla carta è anche la più insidiosa, Di Carlo decide di dare riposo a qualche titolare. Partendo dalla difesa, Zauri lascia il posto a Fabrizio Cacciatore sulla destra. Il piemontese è all’esordio stagionale, non avendo disputato neppure un minuto in una partita ufficiale. Volta gioca al fianco di Gastaldello, mentre Mannini sul centrosinistra del centrocampo a 3 permette a Dessena di rifiatare. Marilungo – Cassano sarà la coppia offensiva, con Nicola Pozzi relegato in panchina a seguito di un affaticamento muscolare.

Nei primi minuti è la Sampdoria a fare la partita, trascinata dal pubblico accorso in massa in Olanda. Dapprima il pressing asfissiante degli uomini di Di Carlo spaventa e non poco il Psv Eindhoven, che a più riprese è costretto a non giocare il pallone e a rinviarlo lontano dalla propria area. Dopo 3 minuti dall’inizio dell’incontro, Antonio Cassano è lanciato a rete, ma il direttore di gara punisce il suo intervento ai danni del suo diretto avversario e l’azione sfuma. Subito dopo è Mannini, dopo un inserimento di Marilungo contenuto a dovere dalla difesa avversaria, ad entrare in area, ma lo stesso numero 7 si tuffa cercandio di ingannare l’arbitro che non abbocca.

I nostri ragazzi sembrano reggere bene la pressione dell’incontro, soprattutto perchè Vladimir Koman, schierato trequartista come a Torino alle spalle delle due punte, è molto in palla e sopratutto meno timido rispetto all’ultima apparizione. Proprio da una sua combinazione con Cassano, può nascere un pericolo, ma il cross del talento di Bari Vecchia non arriva a Marilungo e la difesa allontana. Sull’azione di contropiede il Psv crea il primo pericolo alla Samp; a seguito di una discesa sulla sinistra di Dzsudzsak è Toivonen a ricevere il pallone da fuori e a tentare la battuta di interno destro, ma il sfera termina sul fondo alla destra di Curci che controlla senza affanni.

Questa azione fa prendere coraggio ai padroni di casa, che a più riprese cercano la via della rete. Ancora il numero Dzsudzsak, attivissimo a sinistra, crea pericoli; una sua punizione, che è a metà tra un tiro e un cross, crea qualche grattacapo al nostro numero, il quale però, in due tempi, blocca il pallone. Subito dopo un brivido scorre lungo la schiena dei tifosi blucerchiati; Engelaar conclude a rete, Curci non trattiene e Berg insacca, ma l’arbitro annulla ravvisando il fuorigioco del numero 6 del Psv.

Nel momento di maggior pressione dei locali, ecco che arriva il vantaggio doriano. Tutto nasce da un angolo calciato da Semioli; il pallone, dopo la ribattuta di testa della difesa olandese, torna al numero 77 blucerchiato il quale lo appoggia immediatamente a Koman. Il giovane ungherese gira subito verso il centro dove, il liberissimo Cacciatore insacca di testa e regala il vantaggio alla Samp.

Il Psv non si abbatte neppure dopo lo svantaggio; la difesa ospite però regge bene l’impatto; Volta sembra infatti un veterano e Gastaldello è sempre presente per sbrogliare ogni tipo di situazione. Da manuale il suo intervento su Berg in chiusura di primo tempo, su un traversone di Dzsudzsak.

Nella ripresa si parte con gli stessi effettivi del primo tempo, ma il registro cambia. La Sampdoria è sempre compatta, ma il Psv alza notevolmente il proprio baricentro e mette in difficoltà i blucerchiati a più riprese.Uno dei più attivi è Lens sulla destra, che costringe Ziegler agli straordinari. Toivonen è sempre temibile soprattutto sulle palle alte e, alla distanza, cresce un ottimo Afellay, che mette in evidenza le sue doti tecniche facendo capire a tutta Europa come sia lecito l’interesse dell’Inter nei suoi confronti. Suo il palo sfortunatissimo colto da 25 metri con una legnata che non avrebbe lasciato scampo a Curci.

I primi pericoli per la porta blucerchiata arrivano da palla inattiva; su due calci d’angolo battuti in rapida successione da Dzsudsak, Curci esce molto male e per poco i padroni di casa non ne approfittano. Il numero 85 ex Siena però, riesce a rifarsi poco dopo in due circostanze ravvicinate; nella stessa azione infatti ci provano sia Berg da fuori (Curci bravo di pugno) che Lens sempre dalla lunga distanza, ma il portiere è bravissimo a deviare in angolo. Cinque minuti dopo è la volta di Afellay, che dopo una splendida triangolazione nello stretto con Toivonen calcia fuori cercando l’angolino basso.

Quindi arriva il momento delle sostituzioni; Padalino rileva uno spento Semioli, Dessena entra per dare dinamismo nel finale a centrocampo al posto di Koman e, Marilungo da spazio a Guberti. Cassano prova a chiudere la partita su punizione, ma sulla sua strada trova un attento Isaksson, che non si fa ingannare dalla strana traiettoria assunta dal pallone a causa del terreno bagnato e, proprio al minuto 45 e Dzsudzsak, il più attivo dei suoi, a siglare l’1-1 con un diagonale da fuori area che si infila nell’angolino.
La partita si chiude così; dopo un primo tempo giocato molto bene dalla Samp, la riprese è stata dominata dal Psv.

L’atteggiamento dei ragazzi di Di Carlo è stato forse troppo rinunciatario e la beffa nel finale è arrivata anche qui, quasi a ricordare un film già visto non troppo tempo fa. Pazienza, qui non è un turno secco, ma tutto un girone dove il passaggio del turno sarà in ballo sino all’ultimo. E un pareggio in Olanda, alla prima uscita, va più che bene.

PSV-SAMPDORIA 1-1

MARCATORI: 25’ Cacciatore, 90’ Dzsudzsak

PSV (4-3-3): Isaksson; Hutchinson, Marcelo, Bouma, Pieters; Afellay, Engelaar, Lens (34. s.t. Amrabat); Toivonen (39 s.t. Reis), Dszudszak, Berg (30 s.t. Koevermans). All. Rutten

SAMPDORIA (4-3-1-2): Curci; Cacciatore, Volta, Gastaldello, Ziegler, Semioli (22 s.t. Padalino), Palombo, Mannini; Koman (35 s.t. Dessena); Marilungo (41. s.t. Guberti), Cassano. All. Di Carlo

ARBITRO: Kircher (GER).

AMMONITI: Semioli, Mannini, Koman, Cacciatore, Dzsudzsak, Padalino.

ESPULSI: nessuno

NOTE: Sampdoria in maglia blucerchiata, pantaloncini bianchi, calzettoni blu. Psv in tradizionale casacca a righe verticali bianche e rosse, pantaloncini neri, calzettoni bianchi. Pioggia battente per buona parte dell’incontro. Circa 17.400 spettatori. Recupero 2′ e 4 ‘.

[Stefano Sommariva – Fonte: www.sampdorianews.net]

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