Samp sconfitta anche nel derby (0-1): lo specchio di una stagione da dimenticare

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Derby specchio di una stagione tormentata, maledetta e deludente. Questo potrebbe essere la sintesi della stracittadina, persa dalla Sampdoria per la conclusione dalla lunga distanza di Rafinha ad inizio ripresa. Caratterialmente e tecnicamente non ci siamo dimostrati all’altezza, stasera, ancora di più rispetto a precedenti occasioni, è emerso in maniera palese, indiscutibile e allarmistica il pesante indebolimento subito dall’organico nel mercato di gennaio, in particolare nel reparto avanzato dove, a parte quanto avvenuto con il Bologna, si segna con il contagocce e si crea con madornale difficoltà.

Di Carlo è costretto a rinunciare a Biabany, propone Macheda al fianco di Maccarone, unica variazione rispetto all’11 vincente di domenica scorsa. Anche sull’altro fronte si registra un forfait dell’ultima ora, Konko non ce la fa, dentro Rafinha, che si rivelerà il match – winner. Fin dalle prime battute si tasta con mano la maggiore freschezza, dinamicità e maggior feeling con il pallone tra i piedi dei centrocampisti rossoblu, con Milanetto in cabina di regia ad impostare e Kucka pronto a sganciarsi in fase offensiva, inserendosi negli spazi. Dessena e Guberti cambiano continuamente posizione, si passa dal rombo al 4-4-2 con grande facilità e altrettanta sterilità, entrambi non riescono a dare continuità alla propria azione. Pochissimi i palloni giocabili per il tandem offensivo, dal canto suo però colpevole di scarso movimento senza palla che rende maggiormente difficoltosa la manovra.

I rossoblu sono più in palla, e, dopo una rasoiata di Kucka terminata sul fondo, sfiorano il goal con Palacio che colpisce la traversa, dopo un’incursione di Rafinha sulla destra mentre Ziegler era a terra dopo un involontario impatto con il brasiliano. Attorno al 20’ riusciamo finalmente a controbattere, avanzando progressivamente il baricentro e sfruttando maggiormente le fasce. Le principali occasioni da rete capitano sui piedi di Guberti, ma Eduardo risponde presente sia sulla conclusione ravvicinata a botta sicura, sia sul tentativo da fuori area. È ancora l’ex giallorosso a dare il là all’azione offensiva blucerchiata, ma Maccarone, sul suo cross dall’out sinistro, di testa non trova lo specchio della porta.

Sembra il viatico per un prosieguo di gara in crescita e invece sono gli uomini di Ballardini a chiudere in avanti la prima frazione, creando due clamorose occasioni per portarsi in vantaggio. Dopo l’ennesima conclusione insidiosa di Kucka dal limite, trema per la seconda volta la traversa della porta difesa da Curci, stavolta per un tentativo di Rossi, Floro Flores segna a gioco fermo per offside,ma non è finita qua, perché, prima del break, Gastaldello e Lucchini vanno insieme su una palla aerea a centrocampo e involontariamente agevolano la sponda di Floro Flores e il contropiede di Palacio, che ignora Rossi in area e sciupa tutto calciando malamente sul fondo a tu per tu con Curci.

Nell’intervallo ecco Volta al posto di Gastaldello, la partita pare tornare in equilibrio, che si spezza però al minuto 53 quando Rafinha estrae dal cilindro un bolide dalla lunga distanza che s’insacca sotto la traversa, nulla da fare per Curci, sistemato però un po’ fuori dalla porta e sorpreso dalla conclusione del brasiliano. A questo punto i rossoblu arretrano il proprio baricentro, si limitano alle ripartenze, Di Carlo fa ricorso alle poche carte a disposizione in panchina, getta nella mischia Mannini al posto dello spaesato Macheda, posizionando Guberti dietro a Maccarone, diventato l’unico punto di riferimento offensivo.

L’ex senese e l’intera manovra sembrano giovare della nuova sistemazione tattica, il gioco è più fluido, si sfruttano maggiormente le corsie esterne e torniamo ad affacciarsi dalle parti di Eduardo. Rafinha è bravo ad anticipare lo smarcato Maccarone su traversone di Guberti dall’out destro, poi il n°1 portoghese a fare buona guardia sulla punizione battuta da Palombo da posizione defilata, mentre è la mira imprecisa di Poli in mischia a salvare i rossoblu.

Nel finale Di Carlo getta nella mischia anche il giovane attaccante Zaza, tornando al 4-4-2, ma, al di là di qualche mischia e una serie di corner, non riusciamo a lasciare il segno, mentre sull’altro fronte è Curci ad evitare il 2-0 con un gran colpo di reni su botta a colpo sicuro di Rossi su sponda di Palacio. Concludiamo la gara con Maccarone, il giovane Zaza e Lucchini in avanti, non succede più nulla. Si resta a quota 30, c’è ancora da sudare per raggiungere la salvezza, l’unico obiettivo stagionale rimastoci e non è un bel vivere…

TABELLINO:

SAMPDORIA – GENOA 0-1

MARCATORE: 10’st Rafinha

SAMPDORIA (4-4-2): Curci; Zauri, Lucchini, Gastaldello (1’st Volta), Ziegler; Dessena (28’st Zaza), Palombo, Poli, Guberti; Maccarone, Macheda (13’st Mannini). (Da Costa, Martinez, Koman, Tissone). All.: Di Carlo

GENOA (4-4-2): Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Rafinha, Kucka, Milanetto, Rossi; Palacio (47’st Chico), Floro Flores (20’st Paloschi). (Scarpi, Moretti, Antonelli, Veloso, Jankovic). All.: Ballardini

ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno

AMMONITI: Gastaldello, Poli (S); Palacio (G).

NOTE: Spettatori: 35mila circa. Angoli: 7-4. Recupero: 2′; 4’+1′.

[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]