Samp: titolare o riserva? Il dubbio del portiere

275 0

Non sono ancora stati sciolti gli ultimi dubbi su chi tra Gianluca Curci e Angelo Da Costa sarà in campo domenica sera per difendere la porta blucerchiata.

La fragilità emotiva di Curci, emersa in particolare la settimana scorsa nella sfida contro il Brescia, farebbe pensare ad un più probabile impiego del brasiliano Da Costa, apprezzato dal pubblico doriano soprattutto per la grande performance offerta con l’Udinese negli ottavi di Coppa Italia.

Ma il derby non è mai una partita facile, specialmente per chi, nel calcio, interpreta il ruolo più complesso per definizione. Dal portiere ci si aspetta che sia una barriera impenetrabile perfino per il più velenoso tiro degli avversari, e quando tale barriera mostra la sua vulnerabilità, e la fiducia in lui diventa sempre più esigua, le conseguenze possono ripercuotersi sulla prestazione di tutta la squadra.

Non è un caso che uno dei portieri più famosi degli ultimi decenni, il campione del mondo francese Fabien Barthez, abbia avviato da alcuni anni una particolarissima scuola per giovani portieri che unisce alla migliore disciplina atletica lo studio della filosofia. Come a significare: senza la solidità morale anche l’estremo difensore più esperto rischia di crollare. Domenica sera servirà quindi un numero uno in grado, ancor prima di compiere spettacolari interventi sugli attaccanti rossoblu, di reggere psicologicamente il peso di una stracittadina carica di timori e di aspettative.

Eppure non è nemmeno troppo raro vedere il portiere di riserva scendere in campo per un derby. Quest’anno è già successo in due occasioni: è toccato infatti all’ex blucerchiato Castellazzi difendere la porta dell’Inter nel derby della Madunina dello scorso novembre, terminato 0-1 grazie ad un rigore trasformato da Ibrahimovic. Più recentemente è stata la Roma a schierare il sostituto Doni nell’ennesimo derby vinto dai giallorossi.

Il bilancio delle ultime edizioni della nostra stracittadina pende invece leggermente a sfavore dei “panchinari”. L’anno scorso, infatti, il colpo di testa vincente di Cassano si è depositato alle spalle di Scarpi, che sostituiva il titolare Amelia, mentre nel settembre 2007 le reti difese da Mirante e da Scarpi (subentrato nel secondo tempo per un infortunio a Rubinho) rimasero inviolate.

[Lidia Vivaldi – Fonte: www.sampdorianews.net]