Marassi ospita uno degli incontri più interessanti dell’undicesimo turno: Sampdoria-Milan, divise da tre punti in classifica e, da inizio stagione, in lizza per il terzo posto. Sta meglio la squadra di Mihajlovic, reduce dal franco successo sulla Fiorentina e con il morale a mille. I rossoneri, dopo la sconfitta-shock contro il Palermo, sono oggetto di una mezza rivoluzione: 5 nuovi su 11, si rivedono in campo Bonera, Essien e Mexes, falso nueve, Menez, panchina per Torres.
Primo tempo. Parte subito bene la squadra di Inzaghi che prende in mano il pallino del gioco ed attacca a pieno organico, la Sampdoria, un po’ sorpresa, resta titubante a protezione dei propri 20 metri, al 9′ però, su una ripartenza generata da un recupero palla di De Jong, la sfera arriva ad El Shaarawy, appostato a sinistra, che converge verso l’area, sterza da par suo e, con il suo classico tiro a giro, batte Romero infilando la sfera nell’angolo, più lontano: Finisce un incubo durato 622 giorni, tanti ne son passati dall’ultima rete del faraone in un derby di due anni fa. La reazione ligure è di rabbia, i rossoneri non si spaventano e continuano a controllare il gioco senza troppi patemi. Al 21′ si vede in avanti la Samp con un’incursione di Eder che obbliga Lopez a deviare in angolo il suo tiro radente ed angolato. Al 25′ accelerazione improvvisa dei liguri con Gabbiadini che, lanciato oltre la linea, supera anche Lopez ma si vede rimpallare la conclusione da Bonera, rispondono subito in ripartenza i meneghini con Bonaventura che obbliga Romero a respingere un insidioso tiro a mezza altezza. Al 31′, in ripartenza, Honda se ne va sulla destra e, arrivato nei pressi dell’area, centra per Menez che si fa rimpallare il tiro da un difensore. Al 38′ De Silvestri, sugli sviluppi di un angolo, stacca in splendida solitudine nel cuore dell’area, la sua conclusione termina alta sulla trasversale. La Samp guadagna lentamente ma inesorabilmente campo e possesso palla, il Milan arretra e si limita ormai a poche ripartenze, i liguri ci provano soprattutto dalla distanza, le conclusioni di Gabbiadini e Soriano si perdono lontano dai pali, poi, improvvisamente, proprio al 45′, arriva il pari dei liguri, Gabbiadini da sinistra pesca a centro area Okaka che, di punta, anticipa Bonera e insacca da due passi, 1-1 e squadre al riposo.
Secondo tempo. La ripresa inizia su alti ritmi con i rossoneri che provano a scuotersi dallo shock per il pari subito ed i blucerchiati che sembrano ancor più convinti e decisi e che passano in vantaggio al 51′, quando, sugli sviluppi di un angolo, va a colpire di testa Obiang, il palo salva Lopez che però nulla può sulla successiva ribattuta di Eder che insacca da due passi. Esce Honda, un po’ sotto tono, dentro Torres. Al 64′ un cross radente dalla sinistra di Menez trova la mano di Mesbah che, in scivolata, era andato all’anticipo su Bonaventura appostato nell’area piccola, lo stesso francese trasforma il penalty concesso da Orsato, spiazzando Romero e riportando la partita in parità. Il Milan ci crede ed attacca ora a pieno organico, funziona bene l’asse El Shaarawy-Menez, Torres dà il suo prezioso contributo, la squadra pare superiore all’avversario, ma, a parte un paio di mischie e qualche errore di rifinitura, Romero non deve compiere interventi degni di nota. All’82′ una bella iniziativa di Torres regala la palla giusta a Bonaventura, la conclusione del trequartista è fuori d’un soffio. Un minuto dopo Bonera contrasta fallosamente Okaka e si becca il secondo giallo lasciando ancora una volta i suoi in 10, Inzaghi toglie allora Menez ed inserisce Poli. La Samp ci crede e prova le ultime accelerazioni, entra pure Bergessio, ma è Soriano, all’89′, ad avere lo spunto giusto, la sua conclusione dal limite trova però Lopez attento e pronto alla respinta. Gli ultimi assalti dei liguri sono tanto furiosi quanto inutili, non succede più nulla, finisce 2-2.
Partita dai tanti volti e dalle 1000 emozioni che termina con un pareggio tutto sommato giusto, buona la prima frazione di gioco dei rossoneri e la reazione dopo l’uno-due doriano, restano i dubbi sul black out a cavallo dei due tempi. La nota positiva della serata è El Shaarawy visto, a tratti, bello ed incisivo come non succedeva da tempo.
[Giuseppe Floriano Bonanno – Fonte: www.ilveromilanista.it]