GENOVA – La fortuna non sorride alla Roma. Primo tempo anonimo, zero rischi corsi e pochi procurati. Nella ripresa si vede un’altra Roma: gioco arrembante con Salah protagonista. Purtroppo la sorte è avversa alla squadra giallorossa: Eder su punizione sfrutta un buco della barriera e infila De Sanctis. La Roma reagisce e ruggisce. Raggiunge il pari con l’esterno egiziano e sfiora il gol del vantaggio in diverse occasioni. Poi Manolas è sfortunato in una deviazione e gonfia la rete ‘sbagliata’. L’ultimo assalto nel finale non porta a niente.
PRIMO TEMPO – Il turnover non paga? E Rudi Garcia schiera tutti i titolari, come contro Juventus e Barcellona. Dopo il Sassuolo, ecco la Sampdoria. I doriani, specialmente in casa, sono temibili. Il tecnico francese non si fida e manda in campo i migliori. Si pensava fosse la prima volta di Vainqueur, ma il suo esordio è da rimandare. Per Rudi Garcia un cambio obbligato (De Sanctis al posto dell’infortunato Szczesny) e zero turnover. Spazio a Radja Nainggolan a centrocampo, accompagnato da Pjanic e Keita. De Rossi arretrato al centro della difesa, insieme a Manolas. Florenzi e Digne le ali della difesa. Il tridente offensivo, invece, sarà composto da Dzeko, Iago Falque e Salah. Walter Zenga risponde con un modulo speculare: Viviano tra i pali, linea difensiva formata da Pedro Pereira e Zukanovic sulle fasce, con Silvestre e Moisander al centro. A centrocampo spazio a Soriano, Fernando e Barreto. Il tridente offensivo blucerchiato è un po’ atipico, con Correa trequartista alle spalle del tandem Eder-Muriel.
Ritmi lenti ad inizio gara che viene movimentata solo da qualche intervento convinto nella zona mediana del campo. La prima vera occasione del match capita sui piedi di Nainggolan, il suo destro da dentro l’area di rigore esce di poco alla destra di Viviano. Sponda Samp: le insidie maggiori arrivano da Muriel che non rinuncia mai alla conclusione. Grande azione personale per il colombiano che non riesce a concretizzare il suo spunto. Intorno alla mezz’ora di gioco si prende la scena Pjanic, un suo tiro di esterno dai 25 metri impensierisce Viviano, costringendolo agli straordinari. Poco dopo la Samp reclama un calcio di rigore, Eder cade in area giallorossa: l’arbitro Banti ammonisce l’attaccante blucerchiato fra le proteste. Negli ultimi minuti della prima frazione di gioco si comincia ad intravedere il gioco della Roma: accelerazioni, possesso palla, scambi in verticale; ma il risultato non si sblocca. L’ultima azione giallorossa ha la firma di Dzeko, il centravanti bosniaco supera due avversari e dal limite scaglia un destro rasoterra che finisce di poco a lato.
Ancora Roma, Pjanic su punizione prova a rispondere ad Eder: Viviano miracoloso. La Roma ci prova, chiude la Samp nella propria metà campo. Un vero e proprio assedio: prima Pjanic e poi Dzeko non riescono a sorprendere Viviano, finora grande protagonista. Entra Gervinho al posto di Falque, l’ivoriano si rende subito pericoloso sulla corsia di sinistra con la sua velocità. Nessuno però riesce a siglare la rete del pareggio. Al 70’ la Roma va in gol: Salah raccoglie un assist al bacio di Pjanic e insacca con un sinistro dolce, imparabile per Viviano. La Roma non è sazia e cerca il gol vittoria. Ci prova ancora Dzeko, la difesa blucerchiata si salva in qualche modo. Una scarica elettrica attraversa Salah e compagni che vanno all’assalto con una botta dalla distanza proprio dell’egiziano. Esce Muriel entra l’ex Cassano. La Roma perde, a Marassi termina 2-1. Risultato ingiusto e immeritato, ma l’Inter continua a vincere e sembra che non voglia aspettare proprio nessuno, tantomeno la Roma dalle due facce dell’ultimo periodo.